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Venuta la minaccia di una querela per diffamazione, e sinceratisi, con le visite mediche, che la ragazza era virgo intacta il Secolo trangugiò uno di quei rospi vivi che non lasciano sopravvivere che la buona fede del giornale. La cronaca composta di note aride e di fatterelli che facevano sbadigliare, divenne, nelle mani del Romussi, una rubrica importantissima.

Tu hai bevuto troppo, e non capisci nulla! disse a lui di rimando l'oratore. Qui bastiamo in dodici, e uno di più guasterebbe il negozio. Ognuno di noi conosce un lato dei segreti di cento e più donne. Vi par troppo? Pensateci un tratto; ricordatevi; frugate nei ripostigli della vostra memoria! Talvolta, in un crocchio di amici, non avete udito dire chi fosse l'amante della tale, e della tal altra? Un piccolo scandalo avvenuto, e commentato per cinque o sei giorni dall'universale, non vi ha egli messo sulla traccia di molte cosette ignorate? O non avete, passeggiando per una via fuori mano, veduto una coppia d'innamorati? A teatro, mentre il tenore stuonava una dichiarazione d'amore, non avete colto uno sguardo tra un palchetto e un punto della platea? Di questi fatterelli ognuno di noi ha certamente udito e veduto le migliaia. Ma pur troppo il difetto di unit

Il sussiego e l’etichetta non salirono mai oltre i mille metri sul livello del mare: il Re, accampato sopra i duemila, amava di vivervi da gran signore ospitale e magnifico, ma accostevole ed alla mano. Io non ebbi mai l’onore di parlare con lui, ma intesi raccontare fatterelli caratteristici, che tutti lo dipingono ad un modo.

E a Parigi mandava corrispondenze da Roma, eseguite sullo stesso stampo, coll’aggiunta di vari fatterelli curiosi raccolti da qualche deputato in vacanza, da persone che ritornavano da Roma, e da un signore che parlava ad alta voce in uno stanzino del caffè Florian, e che era sempre bene informato delle cose pubbliche, meglio del Questore e del Prefetto.

Altri fatterelli succedevano ogni , che non sempre si risolvevano in un riso, e che rivelavano un'izza reciproca, per cui dominati e dominatori erano pronti a correre ai risentimenti. I Riformati ne davano ogni colpa a Nicolò Rusca, arciprete di Sondrio. Era questi nato in Bedano terra del luganese, da Giovanni Antonio e Daria Quadrio. Studiò prima sotto Domenico Tarillo curato di Comano, uomo di buone lettere ed investigatore delle antichit