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Aggiornato: 25 giugno 2025


Un diplomatico italiano mi disse un giorno che gli emigranti, per il solo fatto di essere andati laggiù, accettavano tutte le condizioni nelle quali si svolge la vita di quel paese, accettavano la sua giustizia, la sua amministrazione, ecc. Il ragionamento è comodo, ma è falso.

La sorte che li aspetta in questo momento, in cui antichi emigranti lasciano certe regioni divenute ingrate al lavoro, può essere terribile. Un ministro argentino diceva giorni sono: «L'emigrazione è necessaria, ma, dato il momento, sono preferibili diecimila emigrati di meno che diecimila disoccupati di più

Ha reso più facile il viaggio, ha provveduto perchè gli emigranti abbiano a bordo tanta carne, tanto pane e tanti metri cubi d'aria respirabile durante il tragitto. Come se il complesso fenomeno dell'emigrazione consistesse in quei venti giorni di navigazione!... Buenos Aires, novembre. La più grande caratteristica di Buenos Aires è quella di non avere nessuna caratteristica.

All'arrivo, altri fastidi aspettavano gli emigranti.

La massa dei nostri emigranti non ha preparazione, non conosce nulla del paese dove approda, e trova tutto inaspettato; non ha coscienza della sua forza e del suo valore; non è plasmata da una coltura, da una educazione, e si forma facilmente sopra un altro stampo; ha una verginit

Dissipata un po' la diffidenza, abituale nel contadino, ho domandato a molti emigranti: Perchè siete venuti in America? I più rispondono: Per tentare la sorte! oppure: Tanti vi hanno fatto fortuna, proviamo anche noi! Per essi l'America è una lotteria; giuocano, e mettono la vita per posta. L'idea di venire qua li prende come un'ossessione, s'impadronisce di loro per contagio.

È logico. La Guida vede l'emigrazione francamente e nettamente dal punto di vista argentino, soprattutto quando, parlando dei risparmî degli emigranti, consiglia «coloro che hanno qualche maggiore conoscenza di queste cose» a comperare titoli degli imprestiti interni della Nazione, perchè «i tracolli e le sospensioni di pagamento di altri tempi non si ripeteranno». Ma dal punto di vista italiano?

Si vuole un'emigrazione stabile: la Guida trova assai più vantaggiosa per gli emigranti «l'emigrazione con carattere definitivo» e consiglia loro di «mettere in ordine i loro affari come se non dovessero tornar più» prima di partire.

Centinaia di milioni di sudati risparmî dei nostri emigranti furono perduti. In quel violento, turbinoso accentramento d'affari e di lavoro si formò la Buenos Aires d'oggi, che così cara costa alla Repubblica. Alla sua vita manca la base.

Parola Del Giorno

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