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8 Scontraro il seguente invêr la sera un cavallier ch'avea una donna al fianco, con scudo e sopravesta tutta nera, se non che per traverso ha un fregio bianco. Sfidò alla giostra Ricciardetto, ch'era dinanzi, e vista avea di guerrier franco: e quel, che mai nessun ricusar volse, girò la briglia e spazio a correr tolse.

Con fren spumar non gli facea le labbia, so come lo regga a voglie sue. La sopravesta di color di sabbia su l'arme avea la maledetta lue: era, fuor che 'l color, di quella sorte ch'i vescovi e i prelati usano in corte. 5 Ed avea ne lo scudo e sul cimiero una gonfiata e velenosa botta.

Trovò, ma in pezzi, ancor la sopravesta ch'in cento lochi il miser conte sparse. Issabella e Zerbin con faccia mesta stanno mirando, e non san che pensarse: pensar potrian tutte le cose, eccetto che fosse Orlando fuor dell'intelletto. 51 Se di sangue vedessino una goccia, creder potrian che fosse stato morto. Intanto lungo la corrente doccia vider venire un pastorello smorto.

78 Va molti giorni, prima che s'abbatta in alcun cavallier ch'abbia sembiante d'esser come lo vuol, perché combatta col Saracino e liberi il suo amante. Dopo molto cercar di persona atta al suo bisogno, un le vien pur avante, che sopravesta avea ricca ed ornata, a tronchi di cipressi ricamata.

42 Se di portarne il furto ascosamente avesse avuto modo o alcuna speme, la sopravesta fatta riccamente gli avrebbe tolta, e le bell'arme insieme. Ma quel che può celarsi agevolmente, si piglia, e 'l resto fin al cor le preme. Fra l'altre spoglie un bel cinto levonne, e se ne legò i fianchi infra due gonne.

A caso Serpentin loro era avante, ed impetrò di vestir piastra e maglia, e promesse pigliar questo arrogante. Il popul venne sopra la muraglia; fanciullo restò, restò veglio, che non fosse a veder chi fêsse meglio. 67 Con ricca sopravesta e bello arnese Serpentin da la Stella in giostra venne. Al primo scontro in terra si distese: il destrier aver parve a fuggir penne.

53 Ma lo soccorse a tempo un cavalliero di bello armato e lucido metallo, che porta un giogo rotto per cimiero, di rosse fiamme ha pien lo scudo giallo; così trapunto il suo vestire altiero, così la sopravesta del cavallo: la lancia ha in pugno, e la spada al suo loco, e la mazza all'arcion, che getta foco.

32 Trovandosi costui dunque presente a quel parlar, alzò l'ardita faccia; e si dispose andare immantinente, per trovar quel guerrier, dietro alla traccia. Ritenne occulto il suo pensiero in mente, o sia perché d'alcun stima non faccia, o perché tema, se 'l pensier palesa, ch'un altro inanzi a lui pigli l'impresa. 33 Allo scudier fe' dimandar come era la sopravesta di quel cavalliero.