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Avvezzo sin dall'adolescenza a riguardar Lucilla quasi come cosa sua, l'ingegnere Arconti fremeva pensando che un altro potesse esserle accetto, che ella potesse diventar la donna d'un altro. Cedere il campo al marchesino Moschi, ecco un'idea che lo metteva su tutte le furie, ecco lo spauracchio che la signora Federica agitava sovente davanti a lui.

Nato nel 1265, l'anno della calata di Carlo d'Angiò, cresciuto, educato tra i trionfi della libertá fiorentina e della parte nazionale, e insieme in sull'aurora del poetare italiano, in tempi dunque d'ogni maniera propizi allo svolgersi di suo grande ingegno; preso di gentile e puro amore fin dall'adolescenza, infelice in esso fin dalla gioventú, provata poesia, ideato e lasciato il poema giovanile, provata la vita pubblica, e respinto da essa e di sua cittá per quella moderazione di opinioni, per quell'ardenza nel proseguirle che tutti gli animi un po' distinti sentono, che i volgari di qua e di , di su e di giú non capiscono e non perdonano; si rivolse, esulando, allo scrivere, all'idea giovanile, a quel poema di religione, di filosofia, di politica e di amore, il quale, simile nella forma a parecchi contemporanei, supera forse in sublimitá e vigor di pensieri, agguaglia per certo in tenerezza e splendor di poesia ed in proprietá di espressioni i piú belli delle piú colte etá antiche o moderne; ed in tale opera, e nell'esiglio, perseverò poi vent'anni fino alla morte . Noi non celammo l'error politico di Dante, che fu di lasciare la propria parte buona e nazionale perché si guastava in esagerata, straniera e sciocca, di rivolgersi per ira alla parte contraria ed essenzialmente straniera; ed aggiungeremo qui ch'ei pose il colmo a tale errore, protestando di continuar nella moderazione, affettando comune disprezzo alle due parti, mentre rivolgevasi a propugnare l'imperio, e nel poema, e in quel suo libro, del resto mediocre, Della monarchia.

Conosceva, oltre la sua, perfettamente il francese, il tedesco e l'inglese, era coi classici famigliarissimo, e la innata attrazione per tutto che è nuovo ed ardito lo aveva fino dall'adolescenza portato quasi all'adorazione degli autori romantici, allora sconosciuti ai più, da molti rinnegati, compresi o portati alle stelle da pochissimi giovani ingegni, per ciò appunto bersagliati a loro volta e presi a celia.

All'uscir dall'adolescenza io mi smarrii nella gran selva del romanticismo germanico: nella selva in cui Nestore il filisteo udí stupito cantare gli alberi i fiori e l'azzurro del cielo. Suonavano ancora per tutti i tramiti e i verdi anfratti gli echi soavi delle odi di Klopstock. Brentano susurrava le sue favole, e Gian Paolo le sue fantasticherie lunari.

E non faceva lo stesso lui?... Non si bruciava tutti i giorni con la sua passione?... Non si era bruciato fin dall'adolescenza fissando gli occhi concupiscenti su tutte le donne?... E ora che ne desiderava una sola, era peggio che mai!... sarebbe disceso irreparabilmente, sempre più giù... fino alla dannazione dell'anima... alla rovina di tutta la sua esistenza.