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Venne il giorno in cui io mi mostrai più distratto del solito, ed ella sbattè gli usci più forte. Mi sfuggì un oh! ed ella l'intese, ed io me ne pentii. Inutilmente. Un'altra volta Nina mi lasciò pensoso, camminando sulle punte dei piedi, e chiuse l'uscio con mille precauzioni per non far rumore... Il frastuono delle fucine d'averno non mi avrebbe fatto dare un balzo più ratto dalla seggiola.

Sentiva dentro di tutte le furie d'Averno, come dicono i classici; ma quella donna era così bella, ed egli l'amava tanto, ch'egli non ardiva prorompere, e tremava come un colpevole, egli, l'accusatore! Avete tanta fretta? disse egli, col medesimo accento malinconico.

Forse d'Averno è un laccio? La compagna del talamo è la rete, la complice! Discordia, insaziabile contro questa progenie, innalzi un ululo: ché pietre, poi, vendicheran lo scempio! Quale tu invochi Erinni che si levi su questa casa? Il tuo dir non m'allieta! E refluisce al cuore la crocea stilla, come a chi trafitto cade di lancia, e quivi ha termine con i postremi raggi della naufraga vita.

Ah... ci sei... ti ho afferrato!... diceva quella voce. Calerai con me al fondo!... Guarda che negri fiotti!... No... non è acqua... è sangue... sangue... sangue! È il lago d'averno questo.... giù, giù... giù con me... traditore infame... giù boja! Vedi?... l

84 Sopra di lei più lance rotte furo; ma tanto a quelli colpi ella si mosse, quanto nel giuoco de le cacce un muro si muova a' colpi de le palle grosse. L'usbergo suo di tempra era duro, che non gli potean contra le percosse; e per incanto al fuoco de l'Inferno cotto, e temprato all'acque fu d'Averno.

E questo prende l'autore da ciò che Virgilio scrive nel sesto dell'Eneida, nel qual dice che, essendo Enea, poi che di Cicilia si partí, pervenuto nel seno di Baia, e quivi in assai tranquillo mare, dando per avventura riposo a' suoi compagni, e disideroso di sapere quello che di questa sua peregrinazione gli dovesse avvenire; essendo andato al lago d'Averno, dove avea udito essere l'oraculo della sibilla cumana ed essa altresí, la pregò che in inferno il menasse al padre; e, dietro alla sua guida, vivo e con l'arme discese: e, per quello passando, pervenne ne' campi Elisi, dove quegli, che in istato di beatitudine, erano secondo l'antico errore.