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Aggiornato: 19 giugno 2025


Eravamo nel periodo della fame, quando stavamo in piedi con la pagnotta e la minestra. Noi eravamo gi

A noi pareva di sentir parlare d'un altro mondo, e stavamo a sentire colla bocca aperta, titubando fra la voglia di ridere, la compassione e lo sdegno. Ma.... disse esitando l'Ambasciatore stanno insieme anche.... dalla sera alla mattina? Naturalmente rispose la madre; poichè sono marito e moglie!

Qualche volta però ci bisticciavamo, per cose da nulla, si intende; per esempio perchè tornavo a casa tardi, e lei mi trovava a ridire, ed io le rispondevo di mala grazia. Allora stavamo una mezza giornata senza scambiare una parola. La sera poi, pensando ch'essa era l

«Ben detto! sclamò il pievano non è tempo da cercarsi nemici. Ma! Eravamo così tranquilli! Si faceva il dover nostro e stavamo come il pesce in mare! Bisognava che i Francesi diventassero pazzi, per darci queste noie...!» Qui entrarono in ragionamenti che a noi non fanno gioco, e finirono mettendo in disparte ogni pensiero di conciar Giuliano alla loro maniera.

È vero che nel 48 il Papa era stato iniziator di riforme, e se, per ventura dell'Italia, non tornava egli presto alla sua natura di cocodrillo, stavamo freschi, e coll'impostore clericume sul collo per altri secoli!

Egli che va superbo di ballar così bene! Mi accorsi che accompagnavo quest'esclamazione col più giocondo riso. Ne rimasi atterrito. E pensai: Amerei forse questa pazza giovane che respinge da un nobile cuore, come un cencio, perchè l'uomo che glielo consacra balla troppo bene? Quando stavamo per entrare in citt

Al mio grido egli fece uno sforzo, accompagnato da due o tre energiche bestemmie, e così lo scoglio in cui stavamo per investire fu, fortunatamente, evitato. Io lo avevo scorto mentre le ondate, rovesciandosi dall'altra parte, lo avevan lasciato per un istante scoperto. Era uno di quelli a fior d'acqua, pericolosissimo. Che cosa è stato? domandò Paolina. Niente.

Se il nemico fosse stato informato di tale circostanza, stavamo freschi. La situazione era delicata. Il nemico ingrossando sempre, oltre l'attacco di fronte verso Capua, avea tentato di assalire il nostro fianco destro passando il Volturno, e fummo obbligati di far testa dovunque.

Il medico ha operato un malato di cateratta, coram populo, nel giardino del palazzo. C'era una folla di parenti, d'amici, di soldati, di servi, parte disposti in circolo intorno al malato, gli altri in una lunga fila che dal luogo dell'operazione si stendeva fino alla porta di strada, dove un'altra folla stava aspettando. Il malato era un vecchio moro cieco affatto da più di tre anni. Al momento di mettersi sulla seggiola, si arrestò come impaurito; poi sedette con un movimento risoluto, e non diede più segno di debolezza. Mentre il medico operava, tutta quella gente pareva petrificata. I bimbi stavano stretti alle sottane delle donne e queste abbracciate fra di loro, in atteggiamenti di terrore, come se assistessero a un esecuzione capitale. Non si sentiva un respiro. Noi pure, per l'importanza «diplomatica» dell'operazione, stavamo in grande ansiet

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