United States or Argentina ? Vote for the TOP Country of the Week !


Qual di pennel fu maestro o di stile che ritraesse l’ombre e ’ tratti ch’ivi mirar farieno uno ingegno sottile? Morti li morti e i vivi parean vivi: non vide mei di me chi vide il vero, quant’ io calcai, fin che chinato givi. Or superbite, e via col viso altero, figliuoli d’Eva, e non chinate il volto che veggiate il vostro mal sentero!

anima mia, mentre in mortale oggetto scorgi ch'eterno è quel che dentro avampa, allarga il seno al sempiterno zelo: e vi rimembri che chiara lampa, soave tenor, spirto chiaro, sono a voi scala da salire al cielo. Dello stesso Amore ad ora ad or battendo l'ale dal grave incarco leva il mio pensero, e nel conduce per erto sentero a gir in parte, ove uom per non sale.

Qual di pennel fu maestro o di stile che ritraesse l’ombre e ’ tratti ch’ivi mirar farieno uno ingegno sottile? Morti li morti e i vivi parean vivi: non vide mei di me chi vide il vero, quant’ io calcai, fin che chinato givi. Or superbite, e via col viso altero, figliuoli d’Eva, e non chinate il volto che veggiate il vostro mal sentero!

E sollevando gli occhi al ciel sereno V idi una stella rutilar fra l'altre, A nti scorgendo sempre il mio sentero, N é mai fermossi fin che al santo loco G iunto non mi vedesse e poi smarritte; E d una voce ancor dal ciel mi venne, L a qual dicea: Felice criatura, I o son quella verace e schietta donna C he vai cercando in terra e stommi 'n cielo. A ltea mi chiamo: or entra qui sicuro.

Ond'è ch'ingombro di piacer terreno entrando il mal fidato messaggero fa ne l'alma sentir del suo veleno. Quinci è che talor cade il mio pensero: ma voi, ch'avete in man la verga e 'l freno, ne 'l ridrizzate per erto sentero. Dello stesso Dal mio mortal co 'l mio immortal m'involo sovente o Donna, e da me stesso sciolto, al bel vostro splendor tutto rivolto, l'ali battendo al ciel mi levo a volo.

Morti li morti e i vivi parean vivi: non vide mei di me chi vide il vero, quant'io calcai, fin che chinato givi. Or superbite, e via col viso altero, figliuoli d'Eva, e non chinate il volto si` che veggiate il vostro mal sentero! Piu` era gia` per noi del monte volto e del cammin del sole assai piu` speso che non stimava l'animo non sciolto,

Morti li morti e i vivi parean vivi: non vide mei di me chi vide il vero, quant'io calcai, fin che chinato givi. Or superbite, e via col viso altero, figliuoli d'Eva, e non chinate il volto si` che veggiate il vostro mal sentero! Piu` era gia` per noi del monte volto e del cammin del sole assai piu` speso che non stimava l'animo non sciolto,