United States or Malaysia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Sotto l'antico regime il volere del re e dei suoi trenta intendenti era attuato con un'opera assidua di usurpazione; giacché attraverso le mille vie della forza e dell'astuzia e dell'influenza, non si faceva che eludere o minare i diritti delle signorie feudali, dei consigli municipali, delle magistrature ereditarie. Un governo altrettanto tumultuario aveva esercitato la Convenzione per mezzo dei suoi commissari e del dispotismo demagogico dei clubs. Solo Napoleone I seppe trovare la forma proporzionata all'accentramento del potere, la forma ben ordinata, che nella sostanza, purtroppo, ancora perdura: tanto i bisogni e le mire di questo popolo non possono radicalmente mutarsi. Subito dopo l'istituzione del Consolato, egli mandò in tutte le divisioni militari i suoi delegati con pieni poteri a sorvegliare e deporre gl'impiegati. Poi la legge del 28 piovoso dell'anno VIII fondò la gerarchia delle nuove magistrature francesi. A capo di ogni distretto amministrativo è un funzionario, il quale, secondo la parola di Napoleone, è nel suo distretto un piccolo primo console: tutti i prefetti, sottoprefetti e sindaci sono nominati dal capo dello stato o dai suoi organi. Furono ripristinati i comuni, che la Convenzione aveva aboliti, ma furono sottoposti incondizionatamente ai funzionari del governo. In mezzo a questa rete siede, come un gran ragno, il consiglio di stato, e attira a le forze più fattive della burocrazia e completa con fili sempre nuovi la trama della potenza monarchica. Il sovrano sa bene scegliere con occhio sicuro gli specialisti (les specialités) per le sezioni del consiglio di stato, vale a dire gli uomini docili, senza umori partigiani, che accoppiano la cultura del tempo antico con la laboriosit

La riforma giudiziaria è connessa all'accentramento dell'amministrazione. Durante la Rivoluzione i tribunali erano fondati sulla sabbia del voto popolare. La monarchia restituisce loro la stabilit