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Non quella, che adduce il detto De Santis, che, ritrovandosi il Regno cosí essausto, saria in potere d'uno privarlo affatto di moneta, con l'altre cause che tutte risguardano la bassezza del cambio o la detta; perché per questa considerazione la dovriano permettere, poiché, non vi essendo moneta e volendovi traficare li mercanti per la libertá dell'estrazione, loro bisognava portarne per posserne cavare, e, come si è detto, di necessitá quella che si cava ritorna con vantaggio, parlando semplicemente.

E sono cause tali, che a una parte sola non basteriano tutti li contanti di Regno il doppio, e per questo solo rispetto dico che stia bene in Regno la proibizione dell'estrazione; e tanto piú quanto è vero quel che dice, che, per avere occupato ogni cosa li forastieri, non possono convertere le terze in capitale come prima, per non ci essere remasto in Regno piú che vendere, di modo che per ogni via, e di necessitá, se potessero, estraeriano li denari.

Ma la veritá è in contrario, che semplicimente la proibizione dell'estrazione de la moneta non è espediente alli Stati, giova a cosa alcuna di farli abbondare d'oro e argento, anzi è piú presto dannosa; eccetto se per alcuno disordine il Stato fusse in termine tale, che l'estrazione li potesse nocere.

Terzo è l'apprezzo della moneta forastiera e libertá che corra non solo al prezzo eguale alla propria pagando la manifattura di zecca, ma piú. Quelli, che si son proposti, sono il crescimento del valore della moneta propria o bassamento di peso, far parte o tutta la moneta d'argento piú basso. Del remedio della proibizione dell'estrazione della moneta.

Ma in Regno non vi è questo, come si è detto, e l'estrazione in Regno si faria a altro rispetto che per il guadagno; vi è parte in Italia che, portandosi, non si perda, e il principale timore dell'estrazione, che genera danno necessariamente, è per l'entrate e industrie di forastieri, che per tale rispetto la proibizione si è approbata in Regno, essendo reprobata generalmente; e, facendosi l'estrazione per tal rispetto, poco giova il sbassare di peso, perché ognuno si contenta perdere meglio diece per cento che tutti li cento, il remedio del cambio giovaria: lo che non discorro per non dilatarmi fuora di proposito.

E, oltre il detto, la libertá dell'estrazione è causa di maggior trafico, e la proibizione di minore, poiché non sempre ritorna conto al mercante il cambiare, e piú volte li rende utile il portar de contanti, e, essendovi la proibizione, si ritiene, perché, bisognandoli dopo per altre parti, si ritrova impedito e non può estraerli; e perciò si contentará piú presto sentire altro danno, e lasciará di traficarvi: e questo è il danno che può causare la proibizione, e utile nisciuno.

E cosí si sará complito a quanto si è promesso. Delli remedi fatti e proposti per fare abbondare il Regno di moneta. Li remedi fatti per abbondare il Regno di moneta sono questi: Primo, la proibizione dell'estrazione della moneta, tanto propria quanto forastiera, ogni sorte d'oro e d'argento. Secondo è stato il bassamento del cambio.