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che i sacramenti spirituali sonno dati a l'anima: poniamo che si pongano e si diano con lo strumento del corpo; non darebbe a l'anima vita di grazia solamente quello acto, se essa anima non si disponesse a riceverli con espirituale, sancto e vero desiderio.

L'arbore si notrica nella terra che contiene la larghezza del cerchio, ché se egli fusse fuore della terra, l'arbore sarebbe morto e non darebbe fructo infino che non fusse piantato nella terra. Or cosí ti pensa che l'anima è uno arbore facto per amore, e però non può vivere altro che d'amore. È vero che, se ella non ha amore divino di perfecta caritá, non produce fructo di vita ma di morte.

Pensava: Una buona cura dietetica, un cambiamento assoluto di vita, qualche rivulsivo varrebbero ad allontanare il pericolo. Guarirlo, impossibile; ma prolungargli resistenza chi sa per quanti anni, ... Ma egli non mi crederebbe, mi darebbe retta, farebbe peggio... È lui che sel vuole... Ciascuno è padrone della sua vita... Faccia a suo senno.

Che cosa farebbe! soggiunse Tobia, le darebbe uno schiaffo in pubblico!... Il dottore diede un balzo, poi, gettandosi violentemente sopra Tobia! voleva metterlo alla porta.

La duchessa non può sapere fin dove arriva la tua... cioè la sua... Giorgio adesso si trovava impacciato, anche lui, a spiegarsi chiaro. In secondo luogo ripigliò il duca con un tale procedere ella darebbe aiuto ai pettegolezzi e ne potrebbe venire uno scandalo. Tenterò di convincerla, e davvero sarebbe il minor male per tutti; ma non avresti qualche altra persona più influente di me?

Il professore sforzavasi indarno di mostrarsi indifferente; Loreta guardava fuori lo splendido spettacolo del tramonto che accendeva d'un bagliore croceo la linea dell'orizzonte. Il povero conte Sebastiano se fosse qui ad udirvi non vi darebbe ragione, signora mia!... Il conte Sebastiano è stato uno sfortunato. Che vuol dire per questo? Che tutti debbono essere sfortunati come lui?

E che farebbe ella poi fuor di casa, in un consorzio, del quale per la lunga interruzione del chiostro, nonchè parteciparvi, non intenderebbe neanco le gioie? Quale delle nostre case le darebbe continuati i conforti della vita comune, degli uffici sciocchi ma gravemente accettati, e dei piccoli litigi, dei piccoli cicalamenti claustrali, che riempivano le lacune dell'oziosa giornata?

Ciò non vi dovrebbe fare gran maraviglia, che sapevate bene quanto questa nostra ragione di vita fosse precaria; oggi mi è indispensabile fare tal cosa, alla cui notizia il governatore, se il potesse, darebbe fuoco a tutta la citt