Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !


Quel giorno la nuova monarchia tremò: il lampo dello sguardo di Garibaldi coperse l'aurea luce della recente corona posta dalla servile compiacenza dei popoli ancora immaturi alla libert

Rideva di un riso muto, colla bocca aperta e le labbra tese sui denti grigi; rideva da far paura. Il bel cameriere immerse il temperino nella pelle tumefatta, e lo spinse forte innanzi, aprendo un largo taglio. Il sangue sprizzò, si stese, fece una larga macchia rosseggiante sul dorso della povera bestia, che tremò tutta ed alzò prodigiosamente il capo in uno spasimo silenzioso.

Certo, una così scellerata trama non era di volgari usurai; ed egli tremò, pensando a quel laccio che era stato teso al suo onore, e dal quale egli si era inconsapevolmente salvato, mercè l'operoso affetto del Giuliani, di un amico recente.

Io non so, ma è per lei.... per quel caro angiolo che io tremo.... rispose Rocco, pieno di gioja segreta perchè il vecchio l'avesse compreso, prima ch'egli cominciasse a parlare. E, subito: Per carit

E ancora girava il capo come un automa, e ancora fissava gli occhi sbarrati nel dottore.... Poco stante lo vide muovere verso l'infermo e tremò tutta. Ci siamo? domandò il cieco. Nessuno gli rispose. Il dottor Q.... volse il seggiolone in modo che la luce non battesse sulla faccia del paziente, poi spalancò la finestra, e guardò verso Agenore.

Lorenzo, poi ch'ebbe cavato fuori il cofanetto e messolo in mostra sulla scrivania, andò a cercare in un altro ripostiglio la chiave. Il cuore gli tremò, quando egli ne pose l'ingegno nella toppa; la vista gli si offuscò, quando, levati due giri di serratura, una molla interna fece scattare il coperchio. Egli aveva dinanzi il segreto dei natali di Maria; due vite, a lui sconosciute, spente gi

Una striscia di sangue, rigando il corridoio, conducea alla sua stanza, e nel luogo del combattimento il suolo erane tutto coperto. La fanciulla tremò, ed appoggiossi alla cameriera nel passarvi. Giunta in camera, volle esaminare dove mettesse la scala, dipendendo molto la sua sicurezza da questa circostanza.

Ciò che prima la Stella aveva notato appena, le fissò i pensieri, quando intese dietro a lo scroscio d'una risata, e i discorsi di coloro le ferirono l'orecchio. Tremò come una foglia, e sentendosi quasi mancare si strinse alla madre: la quale, credendola affaticata dal camminare, e nulla sospettando, le disse: Animo, Stella, chè siam quasi a casa.

Ma non patí ch'appresso gli andassi, ché mi fece un viso arcigno, come quel giorno; e, minacciando forte, parlava da ubbriacco. E tremo ancora. LÚCIA. E questo è vero? Oimè! FRONESIA. Cosí fosse altrimenti! LÚCIA. E che fará? FRONESIA. Potrebbe venir qui con una schiera di quei suoi soldatacci; e tôrti a forza e far quello che vuole e porti poi in vergogna del mondo. LÚCIA. Oimè meschina!

Quante ore notturne vegliò Nancy pensando a queste Prime Parole!... e rivoltandosi nella stretta cuccetta, rigirando il cuscino per sentirne il fresco sulla guancia accaldata, Nancy palpitò e tremò, sorrise e si disperò, pentita un istante, beata l'altro, finchè il grande piroscafo premette cigolando il fianco contro i pilastri del porto di Havre. Nancy arrivò a Parigi alle tre del pomeriggio.