United States or Guinea-Bissau ? Vote for the TOP Country of the Week !


La malattia delle fermate nel Cassaro è antica quanto la carrozza e la portantina, quanto lo spagnolesimo, quanto lo spirito aristocratico, potremmo anche dire quanto il comodo umano. Un bando del Vicerè Niccolò Pignatelli, Duca di Monteleone, ordinava nell’Agosto 1720 «che nessuna carrozza, sterzino o sedia volante possa fermarsi al Cassaro o alla Marina durante il passeggio; e chi voglia fermare qui a sentire la musica deve mettersi in una delle due file rimanendo quella di mezzo pel libero passaggio del Vicerè»⁹⁰.

L'indomani mattina scesi alle sei e incominciai subito ad aspettarla; scioccamente, perchè non era probabile che scendesse prima delle sette e mezzo o delle otto. Discese alle nove e la vidi un solo momento; forse aveva preso il thè in camera. Era in toeletta da passeggio e mi salutò come chi vuol essere cortese ma non desidera compagnia.

Di giorno si vedevano spesso in giardino, e si parlavano; ma senza mistero, in presenza d'altra gente. La sera, tornavano a vedersi in tinello; ma la signorina non vi si fermava lungamente; andava e veniva, sempre colla scusa di avere un qualche ordine da dare. In chiesa poi nessuna occhiatina; s'incontravano a passeggio.

Svegliatasi, le parve di sentirsi meglio; passeggiò a lungo per la collina; sorrise e diè la mano da baciare a tutti i vassalli che s’abbattevano in lei e si ponevano ginocchioni sul passaggio della santa.

Sono convenienze a cui un uomo non può sottrarsi, mormorai ipocritamente. Benissimo. E che cosa avresti detto tu, se le parti si fossero invertite? se fossi andata io a passeggio col signor Giorgio Uglio? Alzai le spalle, irritato.

Anne-Marie lo conduceva a passeggio nei Giardini, vergognandosi non poco delle sue gambe storte, e del suo corpo lungo e contorto come una sinfonia del Mahler; ma essa lo adorava ancor più per queste sue immeritate disgrazie.

Ma, siete risoluta davvero? disse quindi. , non morrò senza pena, il confesso, ma non esiterò. Don Francesco passeggiò qualche tempo; poi arrestandosi: Ma colui, mormorava, come potrei soffrire di vederlo? E chi vi costringe a vederlo? L'inferno vuole ch'ei sia mio.... mio cugino.... .... dunque vi è questo riconoscimento di mezzo....

Poco stante Raimondo si rizzò in piedi, e passeggiò a gran passi per la camera; il suo viso conturbato tradiva l'affanno d'un pensiero importuno. Allora solo mi sovvenne che io non sapeva ancora tutto, e che se mi aveva fatto chiamare con tanta premura, non poteva essere certamente per sola vaghezza di farmi la narrazione del suo passato. Egli viene; mi disse dopo breve tempo, accostandomisi.

Ma al passeggio don Alessio, per mostrare a donna Costanza il rigoglio di certi piantoni di peri che aveva fatto mettere in quella primavera, li lasciò soli. Lei andava lentamente, con lo scialle rosso piegato sul braccio, guardando il cielo acceso dagli ultimi raggi del tramonto; e dal suo bel viso traspariva la dolcezza dei pensieri che l'agitavano.

La porta della stanza fu aperta, senza che alcuno avesse bussato, e comparve una giovane di alta statura, di una incantevole grazia, una figura veramente ideale. Diana! disse il marchese, alzandosi e andandole incontro. E le dette un freddo bacio sulla fronte. L'altra corrispose con un bacio anche più freddo. Diana era in abito da passeggio.