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Ebbi una vista grandiosissima sul Clapier, sui ghiacciai della Maledìa e sulle erte rupi dell'Argentera; sarebbe però difficile di immaginare una scena più desolata, più priva di ogni segno di vita; il Lago Bianco, sebbene situato quasi 100 m. sotto il Lago Agnel, era ricoperto da una spessa crosta di ghiaccio.

Non scese mai con veloce moto foco di spessa nube, quando piove da quel confine che più va remoto, com’ io vidi calar l’uccel di Giove per l’alber giù, rompendo de la scorza, non che d’i fiori e de le foglie nove; e ferì ’l carro di tutta sua forza; ond’ el piegò come nave in fortuna, vinta da l’onda, or da poggia, or da orza.

Sembra veramente un fantastico fiume di putredine, spessa quasi solida, oppresso da un affastellamento di stracci luridi, e misteriosamente spinto da un'invisibile corrente che lo conduce verso lo spiraglio-gorgo di una cloaca capace. Vi sar

giunto mi vidi ove mirabil cosa mi torse il viso a se'; e pero` quella cui non potea mia cura essere ascosa, volta ver' me, si` lieta come bella, <<Drizza la mente in Dio grata>>, mi disse, <<che n'ha congiunti con la prima stella>>. Parev'a me che nube ne coprisse lucida, spessa, solida e pulita, quasi adamante che lo sol ferisse.

el non s’arresta, e questo e quello intende; a cui porge la man, più non fa pressa; e così da la calca si difende. Tal era io in quella turba spessa, volgendo a loro, e qua e l

Ma, peroché spessa quistion si fa tra le genti, e che cosa sia la poesí e che il poeta, e donde questo nome venuto, e perché di lauro sieno coronati i poeti, e da pochi pare esser mostrato, mi piace qui di fare alcuna transgressione, nella quale questo alquanto dichiari, e quindi prestamente tornare al proposito.

Non scese mai con si` veloce moto foco di spessa nube, quando piove da quel confine che piu` va remoto, com'io vidi calar l'uccel di Giove per l'alber giu`, rompendo de la scorza, non che d'i fiori e de le foglie nove; e feri` 'l carro di tutta sua forza; ond'el piego` come nave in fortuna, vinta da l'onda, or da poggia, or da orza.

Ma, percioché spessa quistione si fa tra le genti, e che cosa sia la poesí e che il poeta, e donde sia questo nome venuto e perché di lauro sieno coronati i poeti, e da pochi pare essere stato mostrato; mi piace qui di fare alcuna transgressione, nella quale io questo alquanto dichiari, tornando, come piú tosto potrò, al proposito.

Parev’ a me che nube ne coprisse lucida, spessa, solida e pulita, quasi adamante che lo sol ferisse. Per entro l’etterna margarita ne ricevette, com’ acqua recepe raggio di luce permanendo unita. S’io era corpo, e qui non si concepe com’ una dimensione altra patio, ch’esser convien se corpo in corpo repe,

el non s'arresta, e questo e quello intende; a cui porge la man, piu` non fa pressa; e cosi` da la calca si difende. Tal era io in quella turba spessa, volgendo a loro, e qua e la`, la faccia, e promettendo mi sciogliea da essa. Quiv'era l'Aretin che da le braccia fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte, e l'altro ch'annego` correndo in caccia.