United States or Kyrgyzstan ? Vote for the TOP Country of the Week !


Udendo un gran chiasso nella piazzetta, mi affacciai alla finestra e vidi passare un nero con tutto il busto nudo, a cavallo a un asino, fiancheggiato da alcuni arabi armati di bastoni e seguito da uno sciame di ragazzi che urlavano. Sul primo momento credetti che fosse uno scherzo e guardai col cannocchiale. Mi ritirai inorridito.

La politica guasta tutto ciò che tocca urlavano quelli. Sciupa gl'ingegni e annebbia le coscienze. Il nostro Senato è un ospizio d'invalidi, la nostra Camera è un immondezzaio soggiungevano i più arrabbiati. Ma egli, senza scomporsi, sosteneva che quanto più basso era caduto il Parlamento italiano tanto più era necessario di rinnovarlo, di purificarlo con elementi incontaminati.

L'uomo di cui, anche da lontano, Nancy vedeva i capelli scompigliati e la faccia paonazza, era riuscito a liberare un braccio dalla stretta convulsa delle donne, ed ora, con rapido moto, strappò dalla tasca qualche cosa su cui il sole balenò. Dio! Ha un coltello o un revolver! sussurrò Nancy. Anche le donne avevano veduto, e urlavano, aggrappandosi a quel braccio levato, e invocando aiuto.

Ah! ah! ora intendo.... riprese il vecchio che, sebbene rozzo oste, aveva capito che il signor Basilio aveva toccato qualchecosa di serio. Ah! ora intendo: cioè non intendo altro se non che voi siete un bravo merlo. Il signor Basilio si morse le labbra e mutò discorso; Bruto se le morse pur lui, per non dare in uno scroscio di risa, La polka, la polka! urlavano le coppie del salone da ballo.

Che numeri ci sono nel cartello? La domanda andava di bocca in bocca: la urlavano i lontani a' più vicini, ammiccando al cartello, che Nello aveva al collo. Alcuni scrivevano i numeri in un foglietto e lo passavano di mano in mano agli altri.

Non appena la mina ebbe scoppiato, una valanga di forsennati precipitò dai monti sulla destra dei nostri. Urlavano come belve, mentre fulminavano stando dietro le piante una grandine di fucilate. Fortuna per i liberi che i cafoni non erano destri a sparare il fucile. Non così i cacciatori borbonici.

Facciamoli palesare i loro compagni, urlavano i prudenti. Li faremo fare doppia confessione, dicevano i filosofi.

Hanno puntato la baionetta sul cuore di mia mamma! Hanno preso tutto rame, bestiame, grano, urlavano: O ghent o caput! o denaro o morte! Muss, muss vuol dire: per forza! Noi li chiamiamo muss quelle canaglie... Se sapesse! un anno, un anno... Fingere ogni giorno, per non morire! Ma dentro c'era l'odio, quanto odio, signor tenente! Il prete è stato buono con noi. Aveva molto coraggio.

Tutta la gente cristiana, decine e decine di migliaia, caddero bocconi contro la terra, baciarono la terra benedetta, si picchiarono la fronte contro il suolo dov’era suggellata la Fonte risanatrice. S’intravvedeva nella distanza, fin dove l’occhio poteva scernere, uno stuolo di gente buia e di ceri vacillanti agitarsi come un mare in tempesta. La notizia del miracolo si era propagata in pochi istanti fino alle ultime case di Lourdes; da ogni luogo sbucava gente; una triplice fila d’infermieri, di monaci e di guidatori de’ pellegrinaggi, male impediva che la folla crescente si rovesciasse oltre le barriere di corda che limitavano lo spazio destinato agli infermi. Tutti urlavano; la frenesia de’ malati, per ottenere a lor volta il miracolo, diveniva una specie di parossismo; sul pergamo salì un vescovo; si mise cantare:

«Aprite al Reurlavano cento voci; e quelli, riconosciuta l'Aquila di argento, schiudevano la porta.