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Secondo le intenzioni del poeta, Sofesamin rappresenta la saggezza, l'esperienza della vita. Ma Belkiss ha ragione di non dar retta ai suoi consigli, perchè l'unica esperienza di cui si può, qualche volta, trar profitto è soltanto la propria.

Egli cercò di trar Roberta d'arcione afferrandola pel busto; non vi riuscì, e la cavalcatura avviandosi in quel punto di nuovo, Cesare non esitò a passare una mano sotto le vesti della fanciulla, ad allargarne le ginocchia indolenzite, e a strapparla di sella in tal modo, rapidissimamente. Poi la sostenne in piedi, e le disse ridendo, impassibile: Che nessuno lo sappia!

Facemmo adunque più lungo vïaggio, vòlti a sinistra; e al trar d’un balestro trovammo l’altro assai più fero e maggio. A cigner lui qual che fosse ’l maestro, non so io dir, ma el tenea soccinto dinanzi l’altro e dietro il braccio destro d’una catena che ’l tenea avvinto dal collo in giù, che ’n su lo scoperto si ravvolgëa infino al giro quinto.

Ed Antonio s'affrettò a trar di tasca la lettera di Selva e porgerla a Pannini; ma in quella Borgetti guardò l'orologio e fece un atto che indicava la sua premura e la sua impazienza. Abbia la gentilezza di aspettare ancora un momento, disse Gustavo ad Antonio. Questo signore ha da parlarmi di cose premurose che non ammettono indugio.

Sta a vedere che ha da essere la donna a trar d'impiccio un omaccione di quel calibro... Ma gli è da lungo tempo che ci avresti dovuto pensare e provvedere... e non aspettare che si fosse proprio allo stremo come siam'ora... Via, sta buono, Carlinuccio... oh, oh, oh, il bel cuorino... fa la nanna, via ghiottoncello... , carino, bellino... che il diavolo lo porti; questo maledetto è il fistolo, tant'è fastidioso!

Ma presso è il giorno, ove, a disfar chi abborro, non fia mestier che dal mio soglio un cenno. OTTAV. Tra 'l fero orror di tenebrosa notte, cinta d'armate guardie, trar mi veggo in questa reggia stessa, onde, ha due lune, sveller mi vidi a viva forza. Or, lice ch'io la cagione al mio signor ne chiegga?

30 Leon con le più dolci e più soavi parole che sa dir, con quel più amore che può mostrar, gli dice: Non ti gravi d'aprirmi la cagion del tuo dolore; che pochi mali al mondo son pravi, che l'uomo trar non se ne possa fuore, se la cagion si sa; debbe privo di speranza esser mai, fin che sia vivo.

Il sembiante gentil che l'innamora, l'usato orgoglio in lui spegne ed ammorza: e ben che 'l frutto trar ne possa fuora, passar non però vuole oltre a la scorza; che non gli par che potesse esser buono, quando da lei non lo accettasse in dono. 10 E così di disporre a poco a poco a' suoi piaceri Issabella credea.