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I ragazzi volevano che Maria raccontasse la storia d'un altro piccolo eroe, ma le era impossibile: non ne avea voglia; poi la sua collezione era esaurita. Allora il professore disse ch'egli sapeva la storia d'un eroe che valeva più di tutti quelli di Maria. Ce la racconti, disse Giannina. Andiamo, incominci, ch'io farò le illustrazioni, saltò su Mario.

Ed ora siate benedette care e lucide stelle! voi durate tranquille, immutabili, nelle notti limpide di questo bel cielo di Roma, gettando la vostra luce sulle deserte catacombe della storia, come uniche divinit

Allo scopo della storia nostra si attaglia meglio la vita di Paolo II, gi

Ell'è una storia semplice, la sua; è la storia di un gentil cuore, ed io amo raccontarvela, perchè onora la specie umana, la quale, pigliata in complesso, si disonora tanto al cospetto di Dio, con tutte le sue ire ingenerose e i suoi ignobili amori.

«, Madlen, le leggende sono belle come la storia o, per lo meno, la storia non è altro che una continua leggenda. Ed io vi consiglio, Madlen, di non avere inutili curiosit

Landolfo. Peccato veramente! Perché, come vedi, qua l'apparato ci sarebbe; il nostro vestiario si presterebbe a fare una bellissima comparsa in una rappresentazione storica, a uso di quelle che piacciono tanto oggi nei teatri. E stoffa, oh, stoffa da cavarne non una ma parecchie tragedie, la storia di Enrico IV la offrirebbe davvero. Mah! Tutti e quattro qua, e quei due disgraziati l

e in terra lasciai la mia memoria fatta, che le genti malvage commendan lei, ma non seguon la storia». Così un sol calor di molte brage si fa sentir, come di molti amori usciva solo un suon di quella image. Ond’ io appresso: «O perpetüi fiori de l’etterna letizia, che pur uno parer mi fate tutti vostri odori,

Io non ridirò una storia che i più tra quelli pei quali scrivo conoscono, ma ne accennerò i sommi capi. Uomini tra i più prodi in battaglie gi

«Io sono quello» è il preambolo ordinario con cui si presentano questi nostri superbi figli del Vespro. «Io sono quello» e continuano poi la storia del loro operato.

Mentre Mansueta raccontava io aveva tenuto macchinalmente gli occhi fissi sul ritratto di Rosilde; e, man mano che la triste storia progrediva, quel volto bianco pareva animarsi sotto il mio sguardo: il sangue rifluiva nelle venuzze azzurre della fronte, le tempia pulsavano sotto l'impeto della passione, le pupille inquiete gittavano un'occhiata paurosa dietro le spalle, la vita esile affievolita abbrividiva; le labbra lasciavano fuggire un grido, un sospiro...