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E noi pure lavoreremo; non è vero, mamma? continuò la Stella, esprimendo col suo candido sorriso la verit

4 Signor, ne l'altro canto io vi dicea che 'l forsennato e furioso Orlando trattesi l'arme e sparse al campo avea, squarciati i panni, via gittato il brando, svelte le piante, e risonar facea i cavi sassi e l'alte selve; quando alcun' pastori al suon trasse in quel lato lor stella, o qualche lor grave peccato.

LARDONE. Avertite, non mangiate senza noi. ALTILIA. Il Ciel vi dia ogni contento, anima mia. GIACOMINO. E che maggior contento potria darmi la sorte che darmi voi? ALTILIA. E vi sia sempre lieta e propizia ogni stella.

Passa il cristal, cui pura luce aggiorna, E 'l ciel trasvola giù di stella in stella; Passa ove accende le volubil corna De l'almo sol la vergine sorella; Varca il foco e le nubi; indi l'adorna Piaggia de l'aria rugiadosa e bella, E tra le selve di Filermo ombrose, A piè del gran guerrier l'armi depose.

Gli altri libri erano , più comodi alla mano, all'occhio. Nientemeno che il French.... Peuh! anche a lume di candela, quando lo si sa, si legge correntemente l'inglese: il French.... Stair of the Mages . E il Trübel, De Magis advenientibus, De Stella, De Critica sacra ... Che polvere fra quei vecchi amici dello zio canonico!.... E c'era lo Stolberg, Dissertatio de Magis : il Rhoden... Che polvere maligna! la si caccia intorno alle pupille e mi fa sentire come delle briciole pungenti!... Lo Stolberg, l'ho gi

E sollevando gli occhi al ciel sereno V idi una stella rutilar fra l'altre, A nti scorgendo sempre il mio sentero, N é mai fermossi fin che al santo loco G iunto non mi vedesse e poi smarritte; E d una voce ancor dal ciel mi venne, L a qual dicea: Felice criatura, I o son quella verace e schietta donna C he vai cercando in terra e stommi 'n cielo. A ltea mi chiamo: or entra qui sicuro.

Signor curato, lo interuppi, io che debbo essere riconoscente a Baccio ed alla mia buona stella di avermi condotto in questa casa. Ah! la gioventù e la poesia non sono per me tutto riso e splendore; perchè sono giovine ed artista, sono pieno di dubbi e di sconforti, e perchè sono, o meglio sento che sarò un giorno poeta, l'anima mia assorbe gi

Teresa, Stella e Lorenzo stavano a vedere sulla porta; ma nessuno di loro potè indovinare ciò che sentisse in quel momento l'anima del giovine artista. Capitolo Ventesimoterzo Era un giorno nuvoloso, sul finir d'aprile, il giorno che in Milano si tirarono a sorte i coscritti di quell'anno.

"Oh Dio! rendimi la stella della mia vita!" quasi istintivamente egli esclamava fissando lo sguardo al cielo; e lei volgendosi all'esclamazione che fece vibrare le più intime fibre dell'anima sua fu in un momento nelle braccia di Silvio. Ambedue col volto nascosto nel seno l'uno dell'altra, piansero dirottissimamente ed a lungo senza poter scambiare una parola.

Si diceva che era diventata l'amante di un ufficiale arabo. Se potessi averlo nelle mani quest'uomo... Guai! guai il giorno che la sua cattiva stella lo condurr