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A lungo, a lungo si guardò nello specchio, e vide la sua faccia avvizzita e tinta; e la bocca vermiglia; e la complicata acconciatura dei capelli. Si mise in ginocchio accanto al suo letto e recitò con voce piana e puerile un «Pater noster» e unAve Maria». Indi aprì le mani riluttanti, e restituì a Dio la sua morta giovinezza.

E nello specchio della bontá di Dio dico che cognosce l'anima la sua indegnitá nella quale è venuta per la colpa sua.

Quando potè cacciare le gambe dal letto e si guardò nello specchio trovò che, meno gli occhi, molto di bello se n'era andato: i capelli se li sentì pochi nelle mani, non così però che con un po' di belletto, e con qualche truciolo finto ella non potesse sperare di vincere ancora la sua fortuna.

Hocteli posti che essi sono angeli; e cosí è la veritá: dati da me a voi per vostra guardia, perché vi guardino e spirino le buone spirazioni ne' cuori vostri per sancte orazioni e doctrina con specchio di vita, e che vi servano ministrandovi e' sancti sacramenti, come fa l'angelo che vi serve e guardavi e spira le buone e sancte spirazioni in voi.

che la fortuna che tanto s'aspetta, le poppe volgera` u' son le prore, si` che la classe correra` diretta; e vero frutto verra` dopo 'l fiore>>. Paradiso: Canto XXVIII Poscia che 'ncontro a la vita presente d'i miseri mortali aperse 'l vero quella che 'mparadisa la mia mente, come in lo specchio fiamma di doppiero vede colui che se n'alluma retro, prima che l'abbia in vista o in pensiero,

E traversata la sala andai a piantarmi dinanzi allo specchio con un sorriso di soddisfazione. Non ero un uomo serio, ed avevo la convinzione di ballare orribilmente male. Per la prima volta compresi la portata di codeste mie grazie.

Tornò allo specchio, e interrogò la propria imagine, un poco pallida, con gli occhi febbrili, i capelli biondi e arruffati.

Giacquesi con lei Giove, e tante notti giacque con lei, quante del santo coro son le dotte sorelle. E poi che Febo nove volte ebbe visto l'auree corna rifarsi al lume suo rotondo specchio, tante chiamò Lucina al suo soccorso la bella ninfa, e d'altrettanti parti madre divenne. O ben felice madre il mondo adorno ha il tuo fecondo ventre.

Se vi andate a guardare nello specchio, vedrete come state bene adesso. Siete rifiorita; quel signore di ieri sera non vi riconoscerebbe più. Ecco come dovreste essere sempre per avere tutta la vostra forza, perchè, credetemelo bene, è inutile essere bella e giovane se tutto questo non deve servire a cavarci la fame.

Sui primi fogli c'era uno schizzo dei personaggi: appunti sulla persona, sul temperamento, sull'indole. Ci trovai lo «specchio caratteristico» di Gervaise, di Coupeau, di maman Coupeau, dei Lorilleux, dei Boche, di Goujet, di madame Lérat: c'eran tutti. Parevano note d'un registro di questura, scritte in linguaggio laconico, e liberissimo, come quello del romanzo, e interpolate di brevi ragionamenti, come: Nato così, educato così; si porter