United States or Sudan ? Vote for the TOP Country of the Week !


Ma poichè il vento cadde, il trabaccolo rimase quasi fermo nella bonaccia; le vele si afflosciarono. Di tanto in tanto sopravveniva un soffio passeggiero. Gialluca si lamentava del dolore. Nell’ozio, i compagni cominciarono ad occuparsi del suo male. Ciascuno suggeriva un rimedio differente. Cirù, ch’era il più anziano, si fece innanzi e suggerì un empiastro di mele e di farina.

È una donna che amo da cinque anni di un amore intermittente; l'incontro ogni estate alla stagione de' bagni, ma sai, gli amori ai bagni sono tele di ragni, un soffio li sfonda. Quest'anno ho preso la mia licenza in primavera apposta per coglierla qui.

Io soffio, mangio e faccio un’altra dama. Bartolomeo Da quel vecchio capitano che siete, vi fate battere, se non vado errato. Veramente, da buon capitano borbonico, dovreste piuttosto capitolare. Brambini Signora Renzi Troppo tardi! Mario Beatrice Grazie. Signora Renzi Bartolomeo

TRINCA. Egli l'onora di molti illustri titoli: d'un venerabil asino, e tanto grande, che basta per sei asini; di buggiardo, e che le veritá le tiene tanto secrete in corpo, che ci han fatto la ruggine; che non soffiò mai vento d'ambizione che non soffiasse in quel ballon del suo capo; e che nel tribunal della poltroneria, se si avesse a determinare chi fusse il magior poltron del mondo, senza dubio arebbe la sentenza in favore, perché basterebbe la sua poltroneria ad impoltronire tutti i poltroni del mondo; e che combatte piú con la lingua che con la spada...

Eppure poche persone hanno tentato la lirica e la drammatica con migliore e più soda preparazione di lui; poche persone hanno teorizzato nelle polemiche con criteri più spassionati e più giusti dei suoi, sia trattando le questioni dell'idealismo e del verismo nei giorni in cui lo Stecchetti le aveva suscitate con Postuma e con Polemica, sia trattando il soggetto dei metri barbari, dei quali aveva, come ho accennato, un prudenziale orrore. E di questa polemica, ora dimenticata, ma che può insegnare o rammentare parecchie cose buone anche oggi, mi piace staccare il seguente tratto: «Questo bisogno di rinnovamento che è, direi, nel sangue e nell'aria, e travaglia gli artisti e via li porta nella sua rapina, si traduce ai più incoscienti in una ricerca quasi morbosa del nuovo e del bizzarro, come tale. Del processo intimo che la letteratura attraversa costoro sentono vagamente il soffio: intendono che qualcosa intorno ad essi, non nei tipi eterni, ma nelle forme dell'arte, si modifica, si trasfigura: e non avendone che una nozione confusa, tementi solo di rimanere in ritardo, o di parer fuori del movimento, corrono dietro affannosamente, come i fanciulli alle farfalle, ad ogni larva non veduta o strana, ad ogni luccicchio che passi loro davanti agli occhi, per l'aria. Ciò che nello ingegno dei migliori è un presentimento gagliardo di nova via e ragioni dell'arte ancor non note, ch'essi vanno tentando ed esplorando con orme insieme mal sicure ed audaci, aumenta l'impazienza smaniosa di tutti quelli che dietro a loro si affollano a far coda, aspettando che i novi sbocchi si aprano. Dove i primi mettono, tastando il piede, e tutti l

.... Poichè tu sai, amor mio, il delirio fantastico, l'onnipotente soffio che m'afferra alle viscere nel soleggiato riscintillare dei mari!... .... Poichè conosci lo spasimo crescente e cadenzato che m'insegue da un'onda melodiosa all'altra nella gran sinfonia sommergente dell'acque, @192 verso il divino abisso di un impossibile accordo con voi, Soli allucinanti... con voi, Mari men vasti dell'anima mia!...

Non è così, Talavera? E nitrisci, briccone! Nitrirei anch'io, se fossi nella tua pelle. Ma parlo, io, che quasi non posso star più nella mia; spando le mie parole al vento, per provare il gusto di sentirle, e sperando che un soffio ne arrivi laggiù, ripercuotendosi dietro la piega di quel monte, da San Pietro delle Canne a San Salvatore, da San Salvatore a Paggi, alla Gioiosa Guardia, al mio nido.

Salìa, salìa più forte, Movea al Sol dal norte, Moveva d'in fra le tenebre Dal cupo al chiaro : Il sol si fece pallido A quel messaggio squallido, Che «Pan dicea morì. È morto Pan, è morto È morto, è morto, è morto,» I remator sospesero Sul banco i remi, e intesero Un soffio a trapassar, Un soffio che mortale Parea sovresso l'ale Al fronte che n'abbrivida Rancura apparecchiar.

Non appena l'ebbe tocca con le labbra, ecco scuotersi la terra come pel tremoliccio, ecco sfolgorare un lampo, ecco il rombo d'un tuono. Un soffio di vento sibilò sotto le ampie vôlte dell'aula e fece tintinnar le invetriate, ed agitarsi le tappezzerie, i cortinaggi, le tende, i fiocchi.

Fu un soffio, quella voce, sulle due ultime parole; un soffio che era una carezza, un bacio, un abbandono. Egli s'inchinò profondamente, innanzi a lei: le prese la mano, che ella gli stendeva e la baciò appena, sfiorandola sulle dita ripiegate.