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Salita la Persia ad un grado d'importanza per le vittorie di Uzunhasan, e per quelle di Ismail, che fondava la dinastia dei sufì, nella fine del secolo XV e principio del secolo XVI, il commercio dei Veneziani con quella regione si concentrò nella Siria, dacchè la conquista di Costantinopoli e la caduta dei greci imperi di Nicea e di Trebisonda avevano interdetto alla repubblica il commercio del mar Nero.

II. La perdita di Cipro, scalo principale per il commercio dell'Asia, quella di Candia e della Morea, e la esclusione dei Veneziani dal mar Nero. III. Le ribellioni della Siria, e le guerre turco-persiane. IV. Gli enormi balzelli, le concussioni, le difficolt

Ma resta in dubbio se tutti quegli armamenti, dei quali non è espresso lo scopo, fosser volti alla impresa di Siria, o se parte si volea serbare alla custodia di Sicilia e di Puglia; su di che veggasi il seguito di questo medesimo capitolo. Ricordano Malespini, cap. 204. Gio. Villani, lib. 7, cap. 54. Cronaca sic. della cospirazione di Procida, in di Gregorio, Bibl. arag. tom. I, pag. 254.

Le quali relazioni sono di tanta maggiore importanza, in quanto si riferiscono all'epoca delle guerre persiane e delle ribellioni della Siria, ed avvisano alle cause della progressiva diminuzione del commercio dei Veneziani nell'Asia.

In Asia, quattro: Asia, Bitinia, Cilicia, Siria, oltre Giudea, Comagene, Cappadocia, Ponto, Licia, Samo e Rodi, Armenia e Mesopotamia, piú o men libere o regnate di nome, ma rette di fatto da qualunque proconsolo o legato romano, e che diventarono province poi. In Africa, tre: Egitto, Cirenaica ed Africa, oltre la Mauritania pur retta a regno allora, pur divisa in province poco dopo.

La più antica memoria che si abbia di consoli veneti è relativa a Teofilo Zeno, bailo in Siria nel 1217, ed a Marsilio Zorzi, bailo pure in Siria nel 1243 ; quindi si hanno notizie di baili in Acri dal 1256 al 1277, e finalmente di consoli in Siria dal 1384 al 1675 ed alla caduta della repubblica .

Ma dopo che le vittorie di Tamerlano, nel principio del secolo XV, deviarono il corso stabilito alle merci delle Indie, le quali ripresero l'antica strada del Mediterraneo, il commercio dell'Asia si ridusse per gran parte nella Siria.

I prodotti dell'Asia mettevano capo dapprima ai porti della Siria e dell'Egitto; quindi nel mar Nero alla Tana sullo sbocco del Tanai, a Trebisonda, e ad Ajazzo, angolo il più orientale fra la Cilicia e la Siria, secondo le vicissitudini che sconvolsero le regioni d'oriente.

Nessuno Imperatore fu più vaso di guerra, più cupido, o più presuntuoso di lui. Egli voleva l'impero Romano qual era sotto Augusto restituire; egli l'Armenia, la Siria, l'Etiopia, l'Egitto, non che Italia, Francia, e Inghilterra sottomettere.

Accenneremo ancora che finito il regno degli Asmonei 116 anni dopocchè Gionata fu riconosciuto dai re di Siria Nassì e Pontefice degli Ebrei, titolo che equivaleva a quello di Principe indipendente; Erode ottenne anch’esso dal Senato Romano il titolo di re. Costui che la storia ci tramandò col titolo di grande rabb