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Ho un po' di mal di capo... Forse ho fatto la strada troppo in fretta... Era la prima volta che le accadeva di non essere sincera coi suoi.

«Ella aspetta ch'io finisca e devo pure affrettarmi perchè è tempo di tornare da mio zio. Il Suo sentimento mi onora e mi commove tanto ch'io devo essere interamente sincera con Lei.

Terigi si dispera; pur fa grand'apparecchio, e spande e spende per ricrear la sua sposa una sera, Alla ricreazion schiere tremende giungon, e fassi descrizion sincera di dame e cavalier. Non vien l'infida; Terigi piange, e il cappellan lo sgrida. Io non son di natura curioso; pur, quando sento ruote e la scuriada, m'affaccio alla finestra furioso e vo' veder chi passa per la strada.

Ariberto si piegò subito a baciarle la mano, in atto umile; tuttavia pensò ch'ella non era sincera e che fingeva benissimo.... Ma in quel punto sulla soglia del Grande Albergo comparve la figura asciutta e svelta di Nenni Forcioli. Ahi! mormorò Ariberto.

E a poco a poco quel tormentoso senso di invidia si calmava per dar luogo a un sentimento di compassione di me stesso, che tornava a farmi zampillare nel cuore inaridito la sincera e copiosa onda di affetto di cui era stato capace negli ultimi mesi della vita di Fausta, quando l'avevo amata umanamente, senza sottintesi, senza secondi fini, per la sua bellezza, pel suo affetto, pel suo sacrifizio; e avevo tremato dall'angoscia di perderla, dal rimorso di aver affrettato sconsigliatamente la sua misera fine; e l'avevo pianta come non avevo mai pianto fino allora, dopo.

A tutti va una parola di lode e di gratitudine, viva e sincera. Il fatto, considerato poi dal punto vista degli interessi di casta e del governo, fu grave errore politico, poichè non riuscì ad altro, che a fare penetrare il socialismo nelle fila della più balda ed intelligente ufficialit

E io ch'al fine di tutt'i disii appropinquava, si` com'io dovea, l'ardor del desiderio in me finii. Bernardo m'accennava, e sorridea, perch'io guardassi suso; ma io era gia` per me stesso tal qual ei volea: che' la mia vista, venendo sincera, e piu` e piu` intrava per lo raggio de l'alta luce che da se' e` vera.

«...Qui, i chroniqueurs, a proposito dell'ultimo romanzo di Zola, rimettono sul tappeto il vecchio tema del naturalismo. Alcuni gridano allo scandalo, hanno l'aria di chiedere al procuratore della Repubblica di sequestrare il volume e di processare l'autore. Io vorrei soltanto sapere se tutta questa gente è sincera; che cosa va a fare quando, dopo aver fulminato in nome della morale offesa, depone la penna ed esce sul boulevard?... Io non difendo il naturalismo; non mi occupo di sapere se dei limiti, e quali, debbano imporsi all'artistica rappresentazione del vero. Non mi preme tanto del fatto letterario, se non come segno dello stato psicologico di cui è una produzione. E quale è questo stato? Una violenta, e quando ancora si voglia brutale reazione contro le convenzionali menzogne, le raffinate ipocrisie di cui ogni giorno siamo testimoni. Coi piedi striscianti nel fango, con lo sguardo nell'infinito dei cieli, l'uomo s'aggira dentro una primordiale contradizione, e per una fatale vicenda, il magnificamento del basso provoca il magnificamento dell'alto, e viceversa. Gli esaltati, ebri, sognanti romantici hanno per mezzo secolo celebrata l'apoteosi dell'anima umana, gonfii di sublimi speranze, di indefinite aspettazioni. Essi hanno costrutto un ideale tipo di uomini nobili, magnanimi, eroici; hanno vista la vita dal lato più seducente. Ma la medaglia ha il suo rovescio, e troppo a lungo fu ripetuta la parte dell'angelo per non accorgersi che le ali erano di cera dorata. Più d'un Icaro, affidatosi ad esse per spiccare i suoi voli, sentì che si struggevano al sole e precipitò miseramente. Ancora contasi dalla caduta, non vuoi tu che rovesciassero la loro collera sugli autori dell'inganno e, perchè altri non ne fosse più vittima, che gridassero loro: Bugiardi?... Eccoli chinarsi nel fango, raccattare tutte le miserie, sfoggiare tutti i cenci, denudare tutte le piaghe, e con una brutalit

Che bisticcio! esclamai figgendo sempre più i miei occhi ne' suoi e tenendole strette le mani. Siate sincera, Fulvia. Non fate dello spirito, non fate eccentricit

Poi ho voluto avere Evelina.... per tenerla lontana da te.... e per esser io vicina a te.... ma tutto ciò senza pensarci, senza un calcolo prestabilito.... per forza!... come sapevo che per forza doveva finir così.... E mentre ti facevo tutti quegli sgarbi, ero sincera.... Era vero che ti odiavo! Ti odiavo, ti odiavo, perchè capivo che.... per forza.... sarebbe finita così.... così.