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GEMELLI C., Storia delle relazioni diplomatiche tra la Sicilia e la Toscana negli anni 1848-49. Torino, Franco, 1853, p. 41. GARIBALDI G., Memorie autobiografiche, Firenze, Barbèra. 1888, p. 208.

, donna Livia aveva ragione: perdonare sarebbe stato forse meglio. Mentre la principessa si trovava col duca, venne recata a Camilla una lettera di Federico. Erano poche parole. «Parto con Dal Pozzo, scriveva: sarò di ritorno domani. Scusatemi presso il principe e la principessa. »Conto lasciar subito la Sicilia, appena assunto il mio nome. Preparatevi voi e Gabriella

Da due anni era ammogliato. La sua sposa, unica figlia del marchese del Faro, uno dei più ricchi signori della Sicilia, morto quasi subito dopo quelle nozze, trovavasi nella notte, di cui si parla, ad un vicino castello con suo figlio, bambino di un anno. Le sorelle di don Francesco erano molto più giovani di lui: quantunque entrambe belle, presentavano due tipi diversi.

Don Peppino, il vostro capo, v'accusa d'aver preso parte al sequestro Salemi, alla ribellione contro la guardia nazionale di Caccamo, al furto di due mule, avvenuto la sera del 20 febbraio 1865. Signore, questo don Peppino ha infamato tutti! ha infamato mezza Sicilia! Pugliesi lo sentite? Il bandito s'alza agitato.

Queste parole dell'attuale ministro del tesoro gli devono essere continuamente ricordate, perchè riassumono in modo mirabile l'azione sociale esercitata dal governo italiano in Sicilia; azione veramente perniciosa! Tenter

Salvioli afferma che nel circondario di Mistretta i fitti raddoppiarono: in provincia di Catania aumentarono di circa un terzo ed in qualche zona del doppio, fino al 1881. Così in quella di Siracusa e di Caltanissetta. Le ricerche di altri agronomi e le mie confermano questo aumento straordinario nei fitti: e in questo come in tanti altri casi continua la rassomiglianza tra la Sicilia e l'Irlanda.

Nella prima edizione riprodussi varî brani delle corrispondenze del Rossi, che nonostante le inesattezze e le esagerazioni, rimangono tra le più belle e le più veritiere. Non le riproduco in questa Ed. perchè i lettori, che volessero conoscere i Fasci in azione, devono leggerle tutte nel volume pubblicato or ora del Max Kantorowix: L'agitazione in Sicilia di A. Rossi. Milano 1894.

Ora, io conosceva un Crispi che, per dodici anni, aveva partecipato a tutta l'opera di Mazzini; un Crispi che era andato audacemente a preparare in Sicilia la spedizione di Garibaldi ed era stato, in seguito, uno dei primi che misero il piede a terra in Marsala, di unit

Sicilia 1,471 6,76 1,63 Piemonte 2,746 3,71 4,03 Lombardia 2,400 3,27 5,35 Veneto 1,935 2,42 5,45

E per fare il contrario di ciò che la destra aveva fatto, la sinistra inaugurò in Sicilia il proprio regime applicando le leggi e i provvedimenti eccezionali che aveva negato sdegnosamente alla prima in Parlamento. Li applica nel 1876 l'on.