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Dove vai? disse il piccino. E subito soggiunse: Io vengo dalla scuola. Oggi la scuola è finita più tardi. Ora vado a casa. Ho i guanti: guarda. E le mostrò la mano inguantata, in cui serrava il quadrello. L'altra egli aveva ficcata nella saccoccia dei pantaloncini fino al gomito. La cavò lentamente e la levò, spiegata.

Guido piegò la testa, e baciò la manetta di ferro che serrava il polso destro di Beatrice; vide l'anello di oro ch'egli le aveva mandato per mezzo del Farinaccio, e sospirò una parola, che Beatrice o non intese, o non curò. Il frate intanto acconcia il cappuccio sul capo a Guido, e ricingendolo col braccio a mezza vita lo trae verso la porta. Il frate disse ai sospettosi custodi che il suo compagno, estenuato dalle vigilie, non aveva potuto reggere al desolante spettacolo, e lo commise alla carit

Il prete s'accorse, mentre il cencioso ubbriaco gli passava a fianco, che quella lacera coltre da lui trascinata dietro involgeva una creaturina appena nata; la quale, soffogata forse dal paterno braccio che forte la serrava, mise allora un vagito.

Quel buon inglese, tanto caro. Perchè le scrive? Cosa vuole? disse Aldo; e con aria di padronanza afferrò la mano che teneva la lettera, e la strinse nella sua destra. Nancy sorrise e la fossetta apparve, concava e rosata come l'interno d'un petalo di rosaspina. Vuole ch'io sia buona, disse, e ch'io scriva... Aldo portò alle labbra il piccolo pugno che ancora serrava la lettera azzurra sgualcita.

Si misero in via, con un tempaccio malinconico. Una nebbia grigia serrava la campagna circostante, circuendo gli orizzonti in una sfumatura umida e greve. Giunsero finalmente, e la carrozza si fermò sul piazzale del Santuario. La Duchessa scese, e la sua delicata personcina scomparve dietro il portone, ingolfandosi nell'ombra mite e tiepida della chiesa.

Ciascun uomo serrava nella sinistra la debolezza e la volgarit

Le si chiudeva la gola, forse; perché la sua voce si affiochiva, prendeva un tremolìo di pianto contenuto. Lo stesso nodo serrava la mia gola. Ci pensai. Anche pensai, quando tu volesti condurmi qui, che ero divenuta indegna di lei, indegna d'essere baciata su la fronte, d'essere chiamata figliuola. Ma tu sai come noi siamo deboli, come facilmente ci abbandoniamo alla forza delle cose.

Leggi nel futuro? gli domandai, senz'ombra d'ironia. No. Ma questo è il mio presentimento; e io ci credo. Ancora una volta mi venne dal buon fratello un lampo di confidenza; ancora una volta per lui s'allargò un poco il duro cerchio che mi serrava il cuore. Il respiro fu breve. Nel resto del cammino egli mi parlò di Raimondo.

Giorgio era allora libero... aveva la patria sola nel cuore... non vi serrava dentro Lalla, sua figlia!... Ed ella, ella stessa, in una solitudine cara, tranquilla, rispettata, coll'intima compiacenza della ottenuta vittoria, poteva abbandonarsi all'affetto di un ideale che la consolava e che le concedeva pure qualche ora di riposo e di conforto.

Nell'improvviso eccitamento, ella scompigliò con mano distratta la fine aureola dei suoi bei capelli biondi, strinse nervosamente il laccio d'oro che le serrava alla persona la sua vestaglia di lana color avorio e fece l'invocazione suprema, cioè chiamò la cameriera.