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Isolda, che intenta a vagheggiarsi il volto non aveva fin qui posto orecchio a queste parole che si mormoravano a breve distanza da lei, appena ricovrati i sensi dalla vanit

Che vuol dunque da lei quell’altra gente trepida, verso il suo pallor protesa coi più torbidi sensi, e nell’attesa di più torbidi e rei palpiti, presa dall’odore del sangue, inconsciamente?... L’antica anima tragica che dorme in ogni petto, su ogni fronte appare. Chi or non vide, nel sogno, dentro un mare di sangue il suo nemico boccheggiare, e non tremò nel desiderio enorme?...

Quando spirò, gli chiuse gli occhi con una pezzuola ripiegata, e raccolse fra le braccia la cugina svenuta. La portarono nella sua camera, ma quando ricuperò i sensi era tanto sfinita che dovette mettersi a letto. La sua assenza di poche ore fu segnalata a tutti da qualche privazione. Il fuoco della cucina rimase spento fino a tarda notte.

Pensa prima a questi pericoli, se hai i sensi troppo suscettibili e la fantasia troppo fervida. Non sposare mai un medico di poco ingegno e di poca coltura e che sar

Amore di terra lontana Per voi tutto il core mi duol. Anche loro s'amerebbero così, d'un amore assurdo e meraviglioso. Amarsi così, senza l'intervento di alcuno dei loro sensi, doveva pur essere il più alto, il perfetto, il divino modo d'amare. Così Nancy visse nel suo sogno e lanciò da un emisfero all'altro le leggiere lettere d'amore. «Cher Inconnu,

E contenta vieppiù me ne strappai, Perchè i tuoi sensi mi fur noti appieno: Seppi che da tal madre io germogliai, In cui fortezza mai non verr

Credete a me, signore, nobile forma egli ha, ma senza dubbio è uno spirito. No, bambina, ei dorme e mangia ad ha li stessi sensi tutti che abbiamo noi; li stessi. Quel galante che vedi l

Così cala alla terra e, ad incensieri, splendono innanzi calici di gigli: cala, s'avanza e posa all'origlieri candidi e ai grami ed ispidi giacigli, e fa sognare: o vision' che i cigli bianchi e bruni ricercano, o divina Arte d'uscir dai sensi ed indovina Scienza che scifra quanto ne circonda!

Egli volle conoscere il mondo dei felici che, non avendo nessuna lotta, di denaro, di sensi, di ignoranza, parevano i meglio disposti ad accogliere la grazia; ma anche qui naufragò nei gorghi più crassi del materialismo e della indifferenza. Le divine parole "ciascuna creatura è per la sua perfezione" sembrava che si fossero arrestate alla soglia di quel tempio di egoisti.

Falci, vecchio amico del defunto, recitò un commovente discorso ispirato a sensi liberali e a idee generose...»