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Attila balza in piedi esterrefatto dall'orribile sogno.... Uldino.... Uldin!... Non hai udito?... Caspita! lo sento ancora! mormora Uldino.... E il terribile Attila, sguainando la spada, corre furioso per la scena e grida verso le quinte: la gelatina!... sto male di voce.... la gelatina dopo l'adagio!

Il reverendo richiamata alla memoria la prima scena, come un buon attore poco avanti di far la sua entrata, aprì la finestra.

Il Piccolomini, infatti, dichiara nelle sue Annotazioni alla Poetica d'Aristotele di avere «interposto», nell'Amor costante e nell'Alessandro, «qualche scena in lingua spagnuola italianata, accioché manco paresse straniera» . Il quale italianizzamento dello spagnuolo, oltre che giovare a render piú intelligibile il discorso, era anche naturalmente suggerito dalla realtá; come possiam rilevare dalla seguente preziosa testimonianza del Bandello: «E queste parole ella disse mezze spagnuole e mezze italiane, parlando come costumano gli oltramontani quando vogliono parlar italiano» . Ciò spiega, non pur le oscillazioni ortografiche di cui ho discorso fin ora, ma anche la presenza di scorrette forme grammaticali; che sarebbe, evidentemente, errore il voler correggere.

Un vecchio cieco ha la sensazione di qualcosa d'ignoto mentre tutta la famiglia è raccolta in un salone, attendendo l'esito della malattia di una malata. Il pensiero, l'anima, dove sono? E nell'Interno? Una casa dalle finestre illuminate è in fondo alla scena; dietro i vetri si vede la famiglia raccolta attorno a un tavolino.

«Quante volte non mi ero io ritrovato ad una scena simile, da ragazzo, e senza averne alcun senso particolare allo spirito! L

Così finisce una scena e ne principia subito un'altra con altri protagonisti.

In questo mentre Napoleone I, che non ha afferrato simile trovata d'ingegno, rientra in scena, seguito dal suo generale, e dice con aspetto trionfale: Il granatiere che aspettavo era di l

Cessata la sensazione piacevole di questa scena, riprese il suo dominio lo sdegno di prima, e così alterato m'avviai all'appartamento di mia moglie. Entrai senza pronunziar sillaba, viso lungo, cappello in testa. Che hai? Che cosa ti accadde? ella mi dimandò affettuosamente. Il canchero alla reazione! Vuoi venire anche tu? Dove? Alla caccia dei cafoni in Isernia; cinquanta miglia da qui.

Poi al Capocomico: Immagini che cuore può aver lei di mostrare qua ai suoi attori quello che prova; ma è tanta la brama d'accostarsi a lui, che eccola vede? è disposta a vivere la sua scena! Difatti la Madre si sar

Accenniamo la scena. Anzi tutto il padre Prospero, sdraiato sul tappeto, in verit