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Il giovine innamorato era rimasto in mezzo alla via, acciucchito come se avesse ricevuta una forte bastonata nel capo, poi s'era avviato verso il paese anche lui, con le braccia ciondoloni e il viso lungo un'auna.

S'era portati con i risparmi di cinque anni: ed ella era rimasta con le due bambine e la vecchia madre sulle braccia, e lo spettro della miseria sulla porta. Che fare?

Fra quelle signore ce n'era una bellissima, vestita con impareggiabile eleganza che a un tratto, aveva detto a Giuliano, passandogli accanto Oh caro Duca! lei qui?... con una piacevolezza, una disinvoltura infinita. Giuliano sulle prime era rimasto come un po' impacciato; poi s'era messo a ridere. E aveva risposto: Ma.... pare.... Baronessa....

Insomma non c'era punto bisogno, per divertirsi, che lo mandasse a chiamare. Essa poi lo aveva invitato una volta per tutte. Bella pretesa che aveva quel grande uomo, quell'uomo fatale, di essere anche supplicato! Ma poi venne il giorno, in cui tutto quel suo piccolo mondo s'era messo il cuore in pace.

Gasparo s'era frenato fino allora. Seduto dinanzi a un tavolino all'angolo opposto della stanza, egli avea fatto il possibile per non sentire, per immergersi nella lettura di uno stupido giornale di Mode e Variet

Dalle sue finestre questi aveva potuto vedere la Clelia; appunto così s'era acceso per lei di altissimo affetto.

È bello! è bello! esclamava Roberta, aspirando l'aria, e trovando sulle labbra un impercettibile umore salino. I riccioli intorno alla fronte e al collo le si scompigliavano sotto la veemenza del vento; le gonne le si serravano alle gambe; ella rimaneva forte sul dosso scabro della roccia, sorridendo alla burrasca. Dietro lei, Cesare s'era fermato a fianco d'Emilia.

La mamma se la vedeva spesso comparire in camera, di notte, pallida e agitata perchè diceva di aver udito un colpo nell'aria dalla parte di Villa Serena. Le prime volte che aveva tentato di varcare il cancello della villa dopo il suo incontro con Ezio, s'era sentita respingere da una forza invisibile.

Aveva tocco i quattordici anni, sapeva leggere; nessuno s'era sognato di dargli in mano l'abbecedario o mandarlo cogli altri fanciulli alla scuola del Comune; a nessuno era venuto in pensiero d'insegnargli a ripetere il nome del Signore; ond'egli, ogni volta che tornasse alla chiesa, inginocchiavasi vedendo gli altri far lo stesso, e piangeva non osservato, piangeva, senza sapere il perchè.

Odoardo s'era accinto a spiegare il sistema d'estrazione, ma Roberto disse: Vediamo.