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VIRGINIO. Che mirate, uomo da bene? PEDANTE. Certo, questo è il padrone. GHERARDO. Lascia mirar quel che gli piace. Debb'esser poco pratico in questa terra: ché, negli altri luochi, non si pon mente a chi mira come qui; ma si lascia mirar ognuno. PEDANTE. S'io miro, io non miro sine causa. Ditemi: conoscete voi in questa terra messer Virginio Bellenzini?

Il giovine, che l'aveva intesa alle prime, s'inchinò senza dir verbo, e d'un salto fu sul davanzale. Poco stante, facendo gran forza di braccia, si calò fino all'ultimo lembo del suo aereo sostegno. Messere, dimandò egli a bassa voce, ove siete? Son qua, buon Antonio. Hai voluto scendere anche tu? Pon' mente; s'è strappata la fune. Lo so. A che altezza da terra? Cinque, o sei braccia, mi pare.

12 Vuol Ricciardo, Viviano e Malagigi, e l'un prima de l'altro essere in giostra: ma Rinaldo pon fine ai lor litigi; ch'inanzi a tutti armato si dimostra, dicendo loro: È tempo ire a Parigi; e saria troppo la tardanza nostra, s'io volesse aspettar fin che ciascuno di voi fosse abbattuto ad uno ad uno.

l’anima semplicetta che sa nulla, salvo che, mossa da lieto fattore, volontier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore; quivi s’inganna, e dietro ad esso corre, se guida o fren non torce suo amore. Onde convenne legge per fren porre; convenne rege aver, che discernesse de la vera cittade almen la torre. Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?

Soleva Roma, che ’l buon mondo feo, due soli aver, che l’una e l’altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo. L’un l’altro ha spento; ed è giunta la spada col pasturale, e l’un con l’altro insieme per viva forza mal convien che vada; però che, giunti, l’un l’altro non teme: se non mi credi, pon mente a la spiga, ch’ogn’ erba si conosce per lo seme.

Dinanzi se la pon, come assonna, e via cavalca tutto conturbato. D'un manto ch'essa avea sopra la gonna, poi ricoperse lo scudo incantato; e i sensi riaver le fece, tosto che 'l nocivo splendore ebbe nascosto.

E come cerchi in tempra d'oriuoli si giran si`, che 'l primo a chi pon mente quieto pare, e l'ultimo che voli; cosi` quelle carole, differente- mente danzando, de la sua ricchezza mi facieno stimar, veloci e lente. Di quella ch'io notai di piu` carezza vid'io uscire un foco si` felice, che nullo vi lascio` di piu` chiarezza;

30 E come raccordògli il suo maestro, avea seco arrecato un utre voto, il qual, mentre ne l'antro oscuro e alpestro, affaticato dorme il fiero Noto, allo spiraglio pon tacito e destro: ed è l'aguato in modo al vento ignoto, che, credendosi uscir fuor la dimane, preso e legato in quello utre rimane.

16 All'Inmmortalitade il luogo è sacro, ove una bella ninfa giù del colle viene alla ripa del leteo lavacro, e di bocca dei cigni i nomi tolle; e quelli affige intorno al simulacro ch'in mezzo il tempio una colonna estolle, quivi li sacra, e ne fa tal governo, che vi si pôn veder tutti in eterno.

98 Spesso la voce dal disio cacciata viene a Rinaldo sin presso alla bocca per domandarlo; e quivi, raffrenata di cortese modestia, fuor non scocca. Ora essendo la cena terminata, ecco un donzello a chi l'ufficio tocca, pon su la mensa un bel nappo d'or fino, di fuor di gemme, e dentro pien di vino.