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Questo risultato gli parve inferiore alle prime speranze, ma di gran lunga migliore di quel fiasco completo, minacciatogli da troppa paura. Si accinse al lavoro, e non gli mancarono gli argomenti. Cominciò a parlare di feste e di spettacoli, intrecciando le relazioni del presente colle memorie del passato.

E ricevute le congratulazioni, e ricambiati i complimenti, egli indugiava ancora, stava fermo, su due piedi, lisciandosi il bel barbone striato d'argento, pompeggiandosi, continuando a parlare, a parlare, a descrivere, socchiudendo gli occhi, maestoso, le ricchezze, gli splendori della villa, ma che villa!... della reggia di Casalbara; e a raccontare, a ricordare sospirando, soffiando, la ferocia della repressione austriaca, e gli orrori di Josephstadt.

Dice che non si usa; che dovete viaggiare per non far parlare il mondo.... Ma viaggeremo dopo.... Pare che non si fidi troppo dei dopo. Io ti consiglio a resistere, perchè se ne d

Il Gran Proposto sbuffava, ma non ardiva interrompere quella foga di parole. Il vecchio Torresani tirava innanzi con una facondia inesorabile. Or bene voi conoscete il nuovo sistema dei sipari adottati recentemente nei grandi teatri voglio parlare del sipario-giornale, che suol calarsi dopo il secondo atto della rappresentazione.

Aldo aveva le labbra bianche ed aride, e la gola secca. Non poteva parlare. Fece cenno di col capo. E una terza volta vinsero. Il croupier buttò giù col rastrello la piccola pila d'oro, e la contò, poi spianò davanti a i tre biglietti da cinquecento franchi. Indi pagò: cinque volte la gi

Ma Diana l'interruppe con un'energia ch'era veramente meravigliosa in quel corpo sfatto dalle veglie, distrutto dall'angoscia: Oh, il perdono è facile alle donne che sono state amate, alle donne che amano... Dove c'è l'amore, c'è posto per tutto... Io non l'ho trovato mai nel mio matrimonio, l'amore... per quanto l'abbia cercato... Io non ho sentito parlare che di dovere... E ho creduto che potesse bastare!... Tu taci, zio Gustavo.... Ma allora tu leggevi nel futuro... Tu sorridevi tristemente di quella nostra pretesa d'edificar una famiglia sul solo dovere...

Sei anni fa, e voi non ne avevate più di quindici, io vi ho udito parlare del nostro paese con tali parole, che mi scossero di stupore e d'ammirazione, e ben mi ricordo d'aver detto tra me: peccato che costei sia donna, perchè diversamente grandissime cose potremmo aspettarci da lei. Ora, o Ginevra, giacchè l'et

Potenzinterra! ei dee venire da in capo al mondo se mai non ha inteso parlare della festa di Ponte»; diceva a Ramengo l'oste Acquevino, che, venuto giovane da Pontedera senza un becco d'un quattrino, come egli diceva, in sulla via di Pisa avea rizzato dapprima un frascato, ove dava bere a' mulattieri, cavandone le spese e qualche zaccherello di vantaggio; poi coi quattrini facendo quattrini, e spacciando gran nomi ai piccoli vini che la sete faceva parere strabuoni, murò un'osterietta, che, se alcuno gli diceva essere piccola, egli, senza certo aver mai letto di Socrate, rispondeva, Così potessi averla sempre piena di avventori». Posta sur un dosserello, aveva dinanzi uno spazzo ove si giocava al pallamaglio, e da cui vedevansi passar rasente quelli che si avviavano alla citt

Sorpresa, la giovine alzò il velo scoprendo un viso bianco, soave, e commossa, con gli occhi velati, uscì a parlare a frasi tronche, l'accento concitato. Oh ell'era davvero un angelo!... Ella capiva; ella non sentiva disprezzo ma piet

Egli sentiva di ringiovanire e di riposare. Ma a poco a poco i loro discorsi si facevano più seri e più lunghi. Giorgio era arrivato a parlare con lei anche di politica, appassionandosi per indurla alle proprie idee, pur ammirando la sua coltura, il suo spirito, il suo ingegno; e dopo di aver cominciato col darle l'attacco, terminava sempre col difendersi.