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Squilloni si volta e parla con voce importante all'Italia, alle citt

Se ancor parla vilt

²³⁰ Ecco uno di tre indovinelli popolari sopra la lettiga, composti forse nel Modicano, e senza forse provenienti di qui. Parla la lettiga: Cu lu chi-ti-chi-tì vaju ’n Palermu, Cu lu chi-ti-chi-tì vaju a Missina, Cu lu chi-ti-chi-tì la portu china. ²³¹ Rezzonico, v. I, p. 116. Dove va a ficcarsi la prosodia!

Or dunque, poiché ci siamo diss'io, che ve pare, mylord, delle nostre donne milanesi? Non sono elle care creature? Mylord intende perfettamente l'italiano; ma nol parla troppo bene, ed usa d'intarsiarvi talvolta vocaboli inglesi. E però sarebbe una disperazione pe' grammatici s'io riportassi il dialogo tutto tutto tal quale avvenne. Farò come meglio potrò. Ebbene, che ve ne pare, mylord?

Tutte le compagne la guardavano stupefatte senza capire, mentre Lalla le fissava seria e muta. E dunque? chiese la Giulia. Ma parla! Che hai? Vuoi rispondere, o no? Parlerò, e sar

Arialdo. Eh no, caro mio! Scusa! Bisogna rispondere a tono! Saper rispondere a tono! Guai se lui ti parla e tu non sei pronto a rispondergli come vuol lui! Landolfo. Gi

Parla il compianto P. C. Boggio. Boggio! esclama lui, esterrefatto; ma non dicevano che è morto a Lissa? Eh, caro mio, si diceva in provincia; ma se tu badi ai discorsi della gente!...

II. Dall'analisi della religione l'autore procede a quella della vita sociale; e parla, piú che d'altro, dello spirito cavalleresco per la tanta influenza ch'ebbe sulla poesia moderna. In quanto al coraggio ed al valore, i cavalieri somigliano agli eroi dell'antichitá. La propensione al cercare avventure neppur essa mancava agli eroi della Grecia.

E dopo un istante di esitazione dubbiosa; Ma questo figlio, di cui parla il signor di Chiarofonte?... Non giungeste mai a saperne qualche cosa?... Ed intanto tra diceva: Ah ! lo temo; Camilla ha sposato davvero Federico....

Come in tutti i teatri primitivi i caratteri dei personaggi rimangono stereotipati attraverso le diverse commedie, formando quasi delle maschere; fra queste maschere il tano fornisce il diversivo allegro: è burlato da tutti, parla a strafalcioni; è un po' il «servo sciocco» delle antiche scene italiane, ma più servo e più sciocco, per di più ladro e.... bastonato.