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Come mai il duca, chiedevasi quindi, potè sapere della missione da me compita? Non ne sembra adirato però.... Bisogna dire che qualche spiegazione sia avvenuta tra lui a la duchessa.... Ohimè, come potrò io vederla ora?... I miei sentimenti per lei, ad onta di tutte le mie precauzioni, son conosciuti.... Ma gi

Dilatarsi della vita il nucleo sentirai, fin che smarrita t’immerga nella Universal Presenza. Piccola donna in così grande spazio, oltre il peso, oltre il numero e il confine vivrai: del tuo principio e del tuo fine dèspota: il cuore, ora e in eterno, sazio.

I moti del 1820, e 21, furono predominati dagli stessi errori, errori, come dicemmo, più dell'epoca che degli uomini. Vero è che l'epoca ora è mutata, e gli stessi moti dell'Italia centrale lo provano; però l'anacronismo politico, commesso da chi resse que' moti, sgorga più evidente dall'ultime vicende che dalle prime.

Sono tre mesi e più che l'anima mia è piena del Tuo ricordo, giorno e notte. , non è passata ora in cui la mia anima non ti abbia invocata, per sentire la mia felicit

Chi poi non si sapeva consolare di cotesta vittoria era il Masina; sbuffava, e tempestava urlando, che a quel modo non si espugnano terre; se gli fosse riuscito avrebbe preso pel collo il re di Napoli e costrettolo a rientrare in Velletri, perchè se da re non aveva saputo difenderlo lo difendesse da uomo; ma intanto che col re non si poteva sfogare non dava pace ai compagni, e gli destava a calci, pur sempre sclamando: «e ora bella forza prendere Velletri! Sono stato in citt

Ahi, povera mia Lori! esclamò. Non hai avuto un'ora di bene, non un giorno di pace, dacchè hai abbandonato la tua casa!... Ah, Lori, Lori, quale rovina! E doveva finire così; il conte non può resistere più a lungo, non può disconoscere sua madre per te!... Parole inutili! interruppe Loredana. Se veramente non avessi fatto altro che soffrire vicino a lui, non soffrirei tanto ora!

Ora, questa gerla la sporta era tutto un mondo pel lazzarone. Aveva bisogno di portare un fardello? la gerla gli serviva di carrettello. Pioveva? la gerla gli serviva di paracqua. Aveva sonno? la gerla gli teneva luogo di origliere. Voleva sedere come un sibarita? e' si faceva una poltrona della gerla.

Ora avvenne che il padrone del pastore si decise a visitar le sue terre. Condusse con Turco, il quale, appena ebbe visto Sparalampi, non potè trattenere un moto di repulsione. Il povero animale, l'ho gi

Era stato forse un giardino, in origine: ora poco vi restava che lo attestasse: qualche alberello dal tronco sbiancato, il segno d'un viale, uno dei muri ancora rigato, verso la cresta, di cannucce in fila, che il giardiniere vi aveva inchiodato per favorire ascensioni di glicine o di campanule. Addossati a quel muro due freddi sedili di marmo pareva che aspettassero qualcuno: altri ve n'erano qua e l

Allora più che prima li occhi apersi; guarda’mi innanzi, e vidi ombre con manti al color de la pietra non diversi. E poi che fummo un poco più avanti, udia gridar: ‘Maria, òra per noi’: gridar ‘Michele’ e ‘Pietro’ e ‘Tutti santi’. Non credo che per terra vada ancoi omo duro, che non fosse punto per compassion di quel ch’i’ vidi poi;