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E sia tu d’altri, e grondi in mischia, o sgorghi nerastro da ferita volontaria, o, decomposto, il sol, la terra, l’aria ti rïassorban ne’ lor vasti gorghi: o ti rapprenda in grumi all’orifizio delle piaghe nascoste, che il silenzio benda di spine, abbevera d’assenzio, inacerba qual corda di supplizio: o splenda e arda, animator fecondo, nelle vene di chi per vincer nacque: o, col flusso instancabile dell’acque oceaniche, gonfî il cuor del mondo: tutto per me ti addensi, meraviglia di vita, di belt

«In ogni tempo, in ogni contrada i patrizii hanno perseguitato implacabilmente gli amici del popolo; e se per caso alcuno ne sorse nel grembo loro, sopra di questo particolarmente percossero, studiosi d'incutere spavento con la grandezza della vittima. Così periva l'ultimo dei Gracchi per la mano dei patrizii; ma giunto dal colpo fatale, lanciò un pugno di polvere contro il cielo prendendo in testimonio gli Dei immortali, e da quella polvere nacque Mario. Mario, meno grande per avere sterminato i Cimbri, che per avere abbattuto in Roma l'aristocrazia della nobilt

Ma il Saracin, che con mal gusto nacque, non pur la saporò, che gli dispiacque: 102 e poi ch'invano il monaco interroppe, e non poté mai far che tacesse, e che di pazienza il freno roppe, le mani adosso con furor gli messe. Ma le parole mie parervi troppe potriano omai, se più se ne dicesse: che finirò il canto; e mi fia specchio quel che per troppo dire accade al vecchio.

La vita antica fu tutta silenzio. Nel diciannovesimo secolo, coll'invenzione delle macchine, nacque il Rumore. Oggi, il Rumore trionfa e domina sovrano sulla sensibilit

Nacque intanto la bambina, Lillia. La felicit

Di la` fosti cotanto quant'io scesi; quand'io mi volsi, tu passasti 'l punto al qual si traggon d'ogne parte i pesi. E se' or sotto l'emisperio giunto ch'e` contraposto a quel che la gran secca coverchia, e sotto 'l cui colmo consunto fu l'uom che nacque e visse sanza pecca: tu hai i piedi in su picciola spera che l'altra faccia fa de la Giudecca.

Non si ha alcuna biografia dell'Armaroli, del quale ho potuto raccogliere che nacque in Macerata il 4 gennaio 1766 di famiglia patrizia, fece buoni studi di lettere in patria e fu laureato in giurisprudenza: entrato nella magistratura pontificia, era presidente del tribunale di Macerata allorché poco dopo l'unione delle Marche al Regno italico, fu con decreto del 5 luglio 1808 nominato presidente della Corte di giustizia in Fermo.

Ma ripigliando il discorso su quelle civili turbolenze, dico che mentre dalla Reggenza davansi tutti que' provvedimenti, che le circostanze offrivano, per impedire i maggiori disordini, unironsi i Collegi elettorali. Ma nacque dubbio, se alla loro unione si dovessero ammettere gli elettori che appartenessero a quei Dipartimenti, che gi

Quasi; vo' prender moglie. Ah, per tutti i diavoli! e come e quando nacque tal fiamma in te! La storia sarebbe troppo lunga a raccontarsi ora, rispose Magnasco, ed io ho bisogno di riposare almanco tre ore, innanzi di tornare da te. Tornare! ma come? perchè? Eccoti il negozio in poche parole. Io ho una cugina.... La vedova? Per l'appunto; la conosci forse?

Nacque quest'uomo nel 1220 da Luigi VIII, e da Bianca di Castiglia; come figlio di Francia ebbe in sorte la Contea d'Angiò, e la signoria di Folcacchieri; come sposo di Beatrice, la Provenza, la Linguadoca, e parte del Piemonte. Quale fosse di persona e di costume troviamo con molto bel garbo narrato da uno Storico del medesimo secoloche abbiamo preso per guida di questo Capitolo: savio, magnanimo, di alti intendimenti, e severo, sicuro nelle avversit