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Questo capitolo doveva esser tutto occupato da una lunga descrizione della battaglia di Marignano fatta con tutte le regole richieste dai precettisti, ed anzi, avendo avuto l'autore il valido ajuto d'un professore di rettorica, gi

Oh! dev'esser pure la bella cuccagna, compare! Affè de mio, lo credo! è tanto tempo che si lavora e non si mangia; deve venire il tempo in cui si deve mangiare senza lavorare. E come fare? Caspita! e non l'hai sentito il signor Bruto? per la barba di Maometto! costui la sa più lunga di quanti sapienti sono al mondo tanto di legge che di medicina, che di grammatica. Ebbene?

e s’io divenni allora travagliato, la gente grossa il pensi, che non vede qual è quel punto ch’io avea passato. «Lèvati », disse ’l maestro, «in piede: la via è lunga e ’l cammino è malvagio, e gi

Ecco qua.... la sapevi tu com'era andata? No confessò umilmente Drollino non la sapevo così lunga. Sapevo solo che ora.... si ritrovavano a Genova, colla scusa dell'avvocato. Mi figuro che sar

Col pretesto di mutarsi finalmente d'abito e d'indossare lo smoking, Filippo salì nel suo appartamento dopo pranzo, e scrisse una lunga lettera a Loredana, che le avversit

No; noi non temiamo per l'Europa o per noi le conseguenze della guerra e della vittoria Germanica; temiamo, per lunga esperienza, lo sconforto irragionevole che segue, ov'anche è meritata, una delusione. I popoli, gl'Italiani segnatamente, si sono illusi, per abitudini non vinte ancora, sulle condizioni e sulla forza attuale della Francia e illusi sul valore e sulle conseguenze della parola repubblica proferita in Parigi; la disfatta della Francia pare ad essi disfatta repubblicana a pro del principio monarchico, disfatta della Potenza dalla quale a torto speravano il cominciamento di un'èra. Scriviamo per combattere questo sconforto. Se gli uomini di parte repubblicana avessero antiveduto come noi e per cagioni che nulla hanno di comune colla questione che ci sta a cuore la disfatta francese; se non avessero, fraintendendo i termini della contesa, imprudentemente detto: l

Da principio la puerpera stette alquanto quasi persona stanca per lunga fatica; aveva la bocca serrata, le nari tumide; i suoi muscoli s'agitavano ancora sotto l'impressione del male e si lasciò rivolgere ed accomodare senza resistere, come se non s'accorgesse di nulla. Poi adagio adagio riprese i sensi; ebbe sussulti di vomito; sospirò: si mosse. Lorenzo pendeva su la sua testa; gli sorrise.

Quello a cui da tanto tempo io anelava, continuò poi, a cui anelava nell'ambizione ardente dell'anima mia, io l'ho dunque ottenuto. Non solo mi distrigai di ciò che segregandomi da tutti, mi teneva anche al disotto di tutti; ma il mio destino tanto mi propiziò, e oramai ho percorsa così lunga scala, ch'io sto con quei pochi privilegiati i quali stanno al disopra di tutti gli uomini. La citt

Ella portava sempre una delle sue vestaglie di lana bianca, dalla forma di peplo, che odoravano di violetta, poichè fra le arricciature di merletto del collo, fra le morbide pieghe del petto, alla cintura, spuntavano dei freschi mazzolini di violette. Ella guardava, con gli occhi fatti quasi più grandi e un po' vitrei dalla lunga contemplazione. Che hai? disse Ferrante, baciandole le mani.

Quivi e` la sapienza e la possanza ch'apri` le strade tra 'l cielo e la terra, onde fu gia` si` lunga disianza>>. Come foco di nube si diserra per dilatarsi si` che non vi cape, e fuor di sua natura in giu` s'atterra, la mente mia cosi`, tra quelle dape fatta piu` grande, di se' stessa uscio, e che si fesse rimembrar non sape.