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Quando intesimo il passo del curato, ella si scosse, si assicurò di aver gli occhi ben asciutti, prese il suo solito fare lesto e volonteroso e per tutta quella sera io contemplai con ammirazione que' suoi occhi affaticati e quel suo volto scarno sorridere mentre avrebbe pianto tanto volentieri.

Se permettete, maestro, un salto fin lassù, prendo i miei disegni, che avete mostrato desiderio di vedere, e vi raggiungo subito. Fa come ti piace; rispose mastro Jacopo. Spinello Spinelli andò via lesto come un capriolo, anzi come uno scoiattolo; fece una manata delle sue carte, e, scendendo gli scalini a quattro a quattro, ritornò sulla via.

"Che processo?" domandò Alice, tutta affannata mentre fuggiva, ma il Grifone rispose soltanto "Vieni!" e scappava più lesto, mentre il vento portava sempre più debolmente alle loro orecchie l'eco fuggevole delle parole soavi e malinconiche: "Canto all'Astro di sera; Canto la tua bon ta ci vile Zuppa!"

Stella, alla domane, levatasi coll'alba, aperse la sua finestra. L'aria freschissima, il sereno e la prima luce che irradiava la statua della Madonna del Duomo, la consolarono un poco dagli ardenti e nuovi pensieri che non le avevano lasciato gustare sola un'ora di sonno in tutta notte. Guardava malinconica la luce maestosamente riposarsi su quelle cento candide guglie erette al cielo, che da tant'anni vedeva ogni mattina indorate dal nascente sole, così leggiere, così trasparenti, che le imaginava scolpite dalla mano degli angioli; guardava le case, le finestre più alte che l'una dopo l'altra s'aprivano; e la sottoposta via, e la vicina piazza Fontana, ove compariva qualche lesto artigiano, o qualche femminetta del popolo, o la carriuola del lattivendolo. E pensava che il appresso non avrebbe respirato così sola e in libert

, e aspetterete le risposte, se ve ne sono; andate lesto, e sopratutto non ciarlate, come so che vi piace di fare, e non fermatevi per via a.... capite cosa intendo dire?... Il servo si mise una mano al petto, e con una profonda riverenza indietreggiando fino alla porta della sala, s'affrettò di compiere il cenno della contessa sua padrona.

È il signor notaio ch'ella aspettava sin dall'altro ieri. E la marchesa guardando stupidamente il notaio si pose a balbettare: Testamento... testamento... ho da fare testamento. Il dottore fu lesto ad interpretare quelle parole al notaio. La sente? Dice che ha mandato a chiamar lei per fare testamento.

Mi costò poco il farlo, ed egli ne fu oltremodo lieto. Gli abbiamo messo nome noi un bel nome, non è vero? Veloce! e gli adatta a meraviglia, perchè è lesto come un daino. E siccome io mi stava zitto, egli insistè collo sguardo. Non vi pare che ciò potrebbe dipendere anche un pochino da chi lo tira?