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Fin dal primo sorgere della questione glaciale il problema si presentò sotto questa forma: l'idea di ghiaccio è inseparabile dall'idea di freddo, e un'invasione così immensa di ghiaccio portava naturalmente all'ipotesi di un freddo straordinario, di un cataclisma climatologico che corrispondesse in certo modo al cataclisma glaciale. Ciò era tanto più giustificato quando si credeva che l'invasione glaciale fosse un'espansione della calotta di ghiaccio che occupa le regioni circumpolari, anzichè una espansione dei ghiacciai alpini: ma questa seconda, e ormai sicura, spiegazione ridusse d'assai il fabbisogno di freddo, e gi

Ma Florinda le vinceva tutte; e sventuratamente, proprio nel momento ch'ella diceva alle altre: Vedete? il re Rodrigo faceva capolino a una finestra, e vedeva ogni cosa. Giovane, libertino, si figuri! pigliò fuoco come un fiammifero, fece la corte alla bella Florinda, la sedusse, e poi l'abbandonò; e di qui il furore di vendetta del conte Giuliano, il tradimento, l'invasione."

Forse non avrebbe saputo dire, con sicurezza, nemmeno dov'era nato. A Torino, quando aveva fondato la Dogaressa, pareva un veneto; poi, entrato con Vittorio Emanuele a Venezia, per fondarvi il Bersagliere, lo credevano un piemontese. Adesso, a Milano, si riscaldava contro l'invasione dei giornalisti esotici: dunque avrebbe dovuto essere milanese o almeno lombardo....

In pochissimo tempo non solamente l'ipotesi si è dimostrata fallace, ma il fatto contrario, l'invasione europea in Cina, ha cominciato ad avverarsi. Comunque, le due razze stanno per venire in urto: il caso è degno d'esser considerato.

Secondo il piano di Garibaldi, l'invasione doveva procedere da tre lati; dalla Sabina e l'Umbria, dalla Tuscia e dal Lazio, dovevano le schiere dirigersi alla loro mèta: Roma. La prima è la via più breve e conduce direttamente a Roma, poichè qui i confini, a Corese e Scandriglia, sono distanti dalla citt

Il popolo non era favorevole ai garibaldini: «L'invasione ci ha rovinato», ci assicurava un impiegato al Municipio, facendo grandi gesti e parlando con forza di tutte le imposte in denaro, foraggio, cavalli, esatte da Garibaldi, imposte che talora alcuni suoi indegni sottoposti prendevano senz'altro per .

Sulla origine di questa invasione glaciale circumalpina non può esservi dubbio: gli anfiteatri morenici, che sbarbano le principali nostre valli lacuali e le tedesche, il contorno della zona dei depositi glaciali, che generalmente si protende più avanti nella pianura allo sbocco dei più vasti bacini idrografici alpini, il materiale morenico, la direzione delle strie glaciali sulle pareti delle valli, dimostrano all'evidenza che l'invasione è venuta dai monti.

Egli apparteneva alla schiera de' prodi che traditi da uno spergiuro emigrarono nella Spagna con Pacchiarotti nel 1821, e che vi fecero bello il nome Italiano, pugnando per gli stessi diritti che avean loro fruttato l'esilio. L'invasione francese nella Penisola Iberica, cacciava Avezzana in America, ove tanto si distinse nelle guerre Messicane con isplendide vittorie e colla fondazione di Tampico, oggi secondo porto marittimo di quella repubblica. Per la Legione Italiana l'avvenimento d'Avezzana al ministero della guerra in Roma fu una vera fortuna. Il corpo dei Volontari, pel quale nutriva avversione e diffidenza il governo che precedette la Repubblica, era mantenuto lontano da Roma, e con molta difficolt

In seguito a quel telegramma che annunciava tutti questi fatti, Napoleone, il 21, dava l'ordine di sospendere l'imbarco a Tolone. Il 22, il Moniteur ne dava notizia in un articolo che esprimeva anche la convinzione che l'invasione dello Stato pontificio avesse toccato il suo termine, e che il Governo italiano fosse risoluto al sicuro adempimento della convenzione di settembre.

Cinquant'anni non bastarono, si disse, a rimetter Roma dai danni che soffrì in quell'inondazione, che raggiunse, secondo si può rilevare dall'idrometro di Ripetta, metri 18.97. E poco prima Roma aveva subito l'invasione dei soldati di Carlo Quinto! Allora il poeta Luigi Alamanni scrisse il suo poema Il Diluvio romano, che dedicò a Francesco I di Francia.