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Ogni creatura che ha in ragione ha la vigna per se medesima, cioè la vigna de l'anima sua; della quale la volontá col libero arbitrio nel tempo n'è facto lavoratore, cioè mentre che elli vive. Ma poi che è passato el tempo, neuno lavorío può fare, buono gattivo; ma mentre che elli vive può lavorare la vigna sua, nella quale Io l'ho messo.

Come! Dunque pel dolore dei tormenti non hanno abborrito di aggravarsi l'anima, ed infamarsi perpetuamente? Ah! La tortura non fa prova di verit

41 E così il fior de li begli anni suoi in lunga inerzia aver potria consunto gentil cavallier, per dover poi perdere il corpo e l'anima in un punto; e quel odor che sol riman di noi, poscia che 'l resto fragile è defunto, che tra' l'uom del sepulcro e in vita il serba, gli saria stato o tronco o svelto in erba.

Se a sera cercherai un luogo solitario e nelle tenebre una stella che t'irraggi, proverai che l'anima non ha confini, che il campo dei ricordi si sposa all'azzurro delle speranze.

Che fructo riceve questo? che egli comincia a votiare la casa de l'anima sua della immondizia, mandando el libero arbitrio el messo del timore della pena.

E alora esce del camino de l'orazione e visitazione mia con allegrezza e gaudio di mente, e con umilitá reputandosi indegna, e con caritá ricognoscendola da me. Or questo è il segno che l'anima è visitata da me o dalle dimonia: trovando quando è da me, nel primo aspecto, el timore e, al fine e al mezzo, l'allegrezza e la fame delle virtú.

Avevo amata Vittoria con tutta l'anima; la passione mi aveva trascinato per un pendìo fatale e colpevole.

Tu, Trinitá etterna, se' uno mare profondo, che quanto piú c'entro tanto piú truovo, e quanto piú truovo piú cerco di te. Tu se' insaziabile, ché, saziandosi l'anima ne l'abisso tuo, non si sazia, perché sempre rimane nella fame di te, Trinitá etterna, desiderando di vederti col lume nel tuo lume.

80 Parea ad Orlando, s'una verde riva d'odoriferi fior tutta dipinta, mirare il bello avorio, e la nativa purpura ch'avea Amor di sua man tinta, e le due chiare stelle onde nutriva ne le reti d'Amor l'anima avinta: io parlo de' begli occhi e del bel volto, che gli hanno il cor di mezzo il petto tolto.

Le Terrazze dell'amore. L'anima mia insaziata s'abbeverò di gioia nella frescura vermiglia e succulenta delle verzure, l