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Grazie!... È proprio così! balbettò lo scultore. E sentiva dentro di tutta l'angoscia di quel dolore senza nome, che intanto gli si trasformava prodigio dell'arte! in infinita dolcezza.

Il signor Daniele si mise a sedere sul canapè, si trasse la moglie vicina, se la strinse forte contro il petto e le disse ancora con tutta l'angoscia del suo cuore di babbo, con tutta l'effusione della sua timida e grande bont

Ricominciava a vivere di venerdì!... E Nora?... Nora?... E le ventimila lire?... E le zie?... Se le zie, senza lettere, inquiete, spaventate, correvano a Milano, e lo trovavano ridotto a quel punto.... e senza più un soldo? "Dio! Dio! Dio!" e Pietro alzò gli occhi all'immagine della Madonna, che aveva accanto al letto, e le si raccomandò con tutta l'angoscia, con tutto il fervore dell'anima.

Per dove? chiese Laura, con tale accento d'apprensione, che l'idea d'essere amato da lei soverchiò l'angoscia di vederla sofferente e mi richiamò un fugace sorriso di trionfo. Per dove, non so. Me l'hanno rammentato or ora i miei suoceri: colla primavera si doveva riprendere il viaggio in Italia.... Il viaggio? Quale viaggio? Il viaggio di nozze, mormorai a denti stretti.

Bisogna aver provato a sentirsi un simile inganno sulla coscienza, per comprendere l'angoscia di quel momento. Non mi ero premunita, come le donne da commedia o da romanzo, di un denso velo per coprirmi il volto. Faceva un caldo soffocante; ero vestita di chiaro, con un cappello tondo. Chiunque m'avesse veduta una volta poteva riconoscermi.

Mentre fra gli esecrabili furori Gli empi Demoni disfogavan l'ira, Per virtù de gli incogniti licori Giassarte da l'angoscia ecco rispira; Gi

«E tudisse, «tu sei un mostro. Piangi, grida e ti dispera, che l'angoscia tua non è la millesima parte di quella io vorrei che tu provassi. Ma i lamenti e le lagrime de' miei figli innocenti, che per te patiranno inedia e fame, ricadranno sul capo tuo, e tu vivrai, te lo predico, disperato per sempre

Ciò che si passò dentro di me non è forse concepibile; l'angoscia di non essere amato, la gelosia di un rivale che mi rapiva il pensiero di lei che amavo tanto, che esercitava da lungi un fascino fatale al mio povero amore, il dolore di vederla inferma e la paura che mi venisse a mancare facevano tale strazio di me quale mai uomo ebbe a provare nella vita.

«Immaginate l'angoscia che provai a quella sentenza; volevo dire di no; che provassero ad ogni modo; che s'affrettassero... E non potevo dir nulla. La mia voce era morta. Intanto sentii una grande spossatezza invadermi le membra, mi mancarono sotto le gambe, e, se non m'avessero sorretto, sarei caduto.

Questo è vero! Questo è vero! Se ne persuada! Va bene, si levino davanti! Il figlio. È inutile! Io non mi presto. Il capocomico. Si stia zitto, adesso, e mi lasci sentir sua madre! Alla Madre: Ebbene? Era entrata? La madre. Sissignore, nella sua camera, non potendone più. Per votarmi il cuore di tutta l'angoscia che m'opprime. Ma appena lui mi vide entrare Il figlio. nessuna scena!