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Pronta mettesi in strada, e quando omai Era al seggio real lunge non molto Udì, come del Sol perdendo i rai Il promesso consorte era sepolto; Non sbigottissi, anzi sforzando i guai Del vecchio Autumedon s'offerse al volto; Ed ei vistala tal fece disegno Di dirla erede, e di lasciarle il regno.

Guai, se assistendo ad una rappresentazione d'opera in musica, pigliassero troppo sul serio questa divertente baggianata che è il dramma cantato e istromentato! Un pubblico che si avvisasse di filosofare sull'opera in musica, cesserebbe dal ritrarne diletto, e dovrebbe, in nome della logica e del senso comune, pigliar a sassi il poeta, il maestro e tutti quanti. Opera serio-buffa in tre atti

Fatemi un favore gli dissi; parlatemi schietto. Voi di certo derivate da qualche accidente individuale un giudizio che credete di dovere estendere all'universale. Su via, lasciate ogni mistero. Siamo amici rispose mylord; non entriamo dunque in guai.

Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo Gridando: guai a voi, anime prave

Guai se tu le torci un sol capello, guai a te! Un riso stridulo e beffardo uscì dalle labbra contratte della greca. Vi schiaccerò tutti e due sotto i miei piedi! Taci, miserabile, taci! La greca camminò fino alla porta, poi volgendosi verso di lui colle mani tese: Abd-el-Kerim, diss'ella, cupamente. Trema!... Trema! CAPITOLO X. Le due rivali.

Ed egli invece inaspettatamente li congedò! Ma guai a chi esce fuori dell’arte sua! La porpora cardinalizia non gli bastò, questa volta, a cacciargli da dosso il timor panico e la paura. A’ nostri non parve vero, e si ritirarono.

Basta la storia squadernata al sole della sola zolfara per sentirsi spezzare l'anima: pare sempre di sentire risuonare nella coscienza come rimprovero, come gemito, come maledizione il ritornello dei minatori agonizzanti laggiù: ahi, ahi, chiste so li guai!

Ma no... il fratello di Rosina non può essere un traditore; il vostro contegno, se non credessi al sangue che vi circola nelle vene, potrebbe darmi sospetto. Oh guai per voi se il sospetto allignasse nell'anima mia! Gi

«Mentre prima era così indifferente per tutto ciò che riguardava il male degli altri, ora dice che gli pare di sentire nella sua miseria tutte le spine delle miserie umane.... «Ma egli ha molto bisogno di noi: oh guai se gli mancassimo in quest'oscuro deserto in cui va brancolando in cerca d'una via!

CINTIA. Mitieto, quando arai intesi i miei guai, a te dispiacerá di avergli intesi e a me d'avergli raccontati: però per tôrre all'uno e all'altro questo travaglio sará meglio ch'io taccia e soffrisca. MITIETO. Manifestate il vostro male, ché l'infirmitá conosciuta si può rimediare, ma la taciuta va sempre di male in peggio. CINTIA. Dimmi, posso fidarmi io di te?