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¹ Licantropia, voce greca. Specie di pazzia, per la quale l'uomo, come un lupo, corre urlando di notte per le campagne; e talora morde, e digrigna i denti, come i cani; onde questa malattia dicesi anche Cinantropia.

Vieni! rispose la greca. Le due rivali abbandonarono la stanza e scesero nella via, nel mezzo della quale stavano i tre mahari guardati dai dongolesi. Bastò un cenno di Elenka perchè due degli animali venissero condotti dinanzi ad esse; vi salirono e pochi secondi dopo trottavano verso le foreste del Bahr-el-Abiad. CAPITOLO XI. La vendetta di Elenka.

LIMOFORO. Non vi disperate; ché mai viene disgrazia che non trovi la porta aperta per la grazia che segue. PEDANTE. Mi son partito da Salerno con sinisterrimo auspicio Romam versus, per far quivi stupir il mondo della prestanza della latina e greca lingua.

Certo è che Cotila fu dapprima in dominio degli Umbri, che ne furono cacciati dai Sabini, i quali la tennero fino ai tempi romani. Cotile è parola greca e sembra derivare dal prossimo lago, detto parimente Cotile, ossia conca o cratere.

Abd-el-Kerim ti ha tradita, rispose Notis. È proprio vero adunque, che dopo di avermi tanto amata ha infranto l'amore che ci univa? Vero, Elenka, ti ha lasciata per correre dietro ad un'almea. La greca s'alzò come una iena furibonda, e le sue mani si chiusero come se avessero voluto stritolare qualche cosa.

Allo studio della italiana congiunse quello della lingua greca; e tanto s'invaghì della perfezione de' greci poeti, che volendo lodare alcuna cosa, come perfetta, era solito dire: è poesia greca. Omero metteva innanzi a tutti; ed essendovi gi

Un beffardo sorriso apparve sulle labbra della vendicativa greca e il cuore le si allargò dalla gioia. La rivale soffriva; era per lei una felicit

Capegli rossi e ricciuti. Calzari di cuoio. Mirrina è vestita di una tunica talare e del peplo. Capegli pettinati alla greca. Braccia ignude.

Chi sei? chiese l'almea con voce brusca. Elenka si volse indietro, chiuse la porta col chiavistello e si mise in tasca la chiave. L'almea non dissimulò un gesto di sorpresa e fece due passi verso la finestra, forse per chiamare il negro che vegliava sulla via, ma la greca fa pronta a sbarrarle il passo. Chi sei? ripetè l'almea duramente.

Era bellissima. La veste lasciava scoperta la base del collo, modellata a perfezione, da cui con tanta grazia si ergeva quella testolina leggiadra e ne appariva un poco del candore quasi abbagliante del petto; le braccia tornite, degne d'una statua greca, uscivano dalle maniche larghe, ricadenti; tutta la venust