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Canta sempre così, per addormentarsi disse Nancy da che ha sentito una volta un violino. La musica le piace. E Nancy raccontò della Romance di Svendsen, e del pianto di Anne-Marie. Se è così, disse Fräulein molto risoluta, le comprerò un violino domani. E così fece infatti. Il violino era nuovo e giallo e lucido, e dentro aveva un'etichetta col nome di «Guarnerius». Costava tre dollari.

Così dicendo, il duca agitò un campanello e poco dopo entrò un moretto vestito di giallo portando sul palmo della mano all'altezza del capo un piccolo vassoio d'argento con un'anfora piena di vino color d'ambra ed alcuni bicchieri.

"Te a mattutino, te a mezzogiorno E te a compieta Chiama una gente irrequieta, Che in mezzo ai vortici degli arcolai Tesse la tela dei lunghi guai: Ave, boccone, cotto nel forno! "Sudore e lagrime inteneriscono Un pan di cenere e di carbone Che il dente macina della malsana, Macchina umana. Ave, boccone! "O Pane, o Pane, o giallo o nero, Tu sol sei vero, Ave, spes unica.

Fu cortesissimo, ci strinse la mano all'araba, cioè baciandola e portandola al fronte prima e dopo di toccare la nostra, poi ci fece salire per una scala mezzo diroccata, e attraversate un pajo di camere deserte di mobili, ma molto popolate di servi, fummo introdotti nel gran salone dei ricevimenti, dove le finestre erano di puro stile arabo e i divani coperti da damasco giallo tutto a filacci.

Ed allora, quasi che quello sconosciuto animale fosse un uomo, quasi che egli potesse intendere, tutto, Julian Sorel, nella via deserta e fangosa, sotto i grandi alberi neri e nudi, innanzi a vasto e giallo fiume, gli gridò, desolatamente: Io debbo morire, io debbo morire, ho duecentosettantamila lire di debiti e non posso pagare, debbo morire, lasciami morire....

I piedi del crocifisso sparivano quella mattina sotto una gran fioritura di rose, disposte a mazzo enorme, legato al tronco della croce. Belle rose di ogni forma e d'ogni grandezza, chiuse ancora od aperte, d'ogni profumo, d'ogni temperanza del rosso e dell'incarnato, del pavonazzo e del cremisi, del salmonato e del giallo; davano tutte insieme a quell'augusto morente l'aspetto di un trionfatore.

70 Rotta la lancia, quella spada strinse, quella che mai non fu menata in fallo; e ad ogni colpo, o taglio o punta, estinse quando uomo a piedi, e quando uomo a cavallo: dove toccò, sempre in vermiglio tinse l'azzurro, il verde, il bianco, il nero, il giallo. Duolsi Cimosco che la canna e il fuoco seco or non ha, quando v'avrian più loco.

I naturali dell’isola erano poco, anzi punto vestiti; non potendo passare per abiti i segni di rosso, di nero e di giallo, onde avevano rigata e picchiettata la pelle di rame. Non tutti, per altro, erano così dipinti con l’ocra, sulle braccia e sul petto; ma tutti avevano segnata di rosso la punta del naso, e di rosso avevano cerchiate le occhiaie.

Con questi pensieri in capo, come gli parve ora da ciò, rifece la sua strada, e giunto ai quattro canti di Portoria tirò da mancina per la piazza di Ponticello e pel borgo de' Lanajuoli fino alla via dei Servi, dove andò ad infilare un buio portone, il quale era sormontato da una nicchia, con entro una Madonna di gesso, tinta di giallo, e onorata di una lanterna dalla piet

La popolana appariva vivamente commossa, mentre la giovane guantaia rimaneva impassibile, come se la cosa non la riguardasse. ... lo tengo sempre esclamò Annetta Maria, guarda nel secondo cassetto del canterano, in quella scatola di cartone giallo; lo troverai. La giovine obbedì senza dimostrare molta emozione.