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Egli, dopo d'aver fatta la sua giratina, s'era seduto vicino la fontana tra le alte quercie, sopra un sasso nascosto quasi da una ginestra in fiore: e con le gambe penzoloni, e con il fucile sulle ginocchia, almanaccava, cullato dal mormorio dell'acqua cadente.

La solitudine e la selvatichezza del luogo che s'internava in una specie di crocicchio: quelle ombre ballonzolanti sul fusto delle piante al mobile ed acceso riflesso della fiamma fumosa e resinosa, avrebbero ben potuto far credere a un convegno di malviventi, se dopo alcuni passi non avessi riconosciuto le gambe lunghe e magre del signor segretario comunale, e accanto a lui la figura tozza del console e due o tre guardie campestri.

Una fanciulla è scivolata; fa degli sforzi immensi per tenersi in piedi ed urla dalla paura, dallo spavento di dover stramazzare al suolo, a rischio di rompersi le gambe e le braccia. Egli le è vicino; ad un passo di distanza. Corre da lei per aiutarla. Essa getta disperata le braccia al suo collo, per sostenersi a lui: una fanciulla modesta, poveramente vestita.

Non conobbi Calvinisti ortodossi, e mi spiace. Non avevo mai prestato fede a quello che si racconta del loro stravagante rigorismo; che vi sian signore, per dirne una, che nascondano con grandi tappeti le gambe dei tavolini, per la ragione che possono richiamare il pensiero dei visitatori a quelle della padrona di casa. Ma è fuor di dubbio che vivono austerissimamente.

Ecco nella sala delle battaglie, sulle tele crostose di un Borgognone di terza mano, dinnanzi alle fantastiche bicocche dei turchi, i guerrieri indiavolati e nel fumo dei cannoni cristiani i nemici che se la danno a gambe.

poco e`, da un che fu di la` vicino. Cosi` foss'io ancor con lui coperto, ch'i' non temerei unghia ne' uncino!>>. E Libicocco <<Troppo avem sofferto>>, disse; e preseli 'l braccio col runciglio, si` che, stracciando, ne porto` un lacerto. Draghignazzo anco i volle dar di piglio giuso a le gambe; onde 'l decurio loro si volse intorno intorno con mal piglio.

Essa non viveva se non per gli affari; pel buon andamento degli affari aveva preso marito; e per l'incremento degli affari, per l'avvenire della ditta aveva messo al mondo anche i figliuoli. Ma questa, per la signora Maddalena, era sempre stata una faccenda affatto secondaria. Se ne sbrigava il più presto possibile, rimanendo fino all'ultimo momento al suo posto a gridare, a strapazzare, a far conti. Il suo posto era lo scrittoio, un bugigattolo, in un angolo del primo camerone del fondaco; e, dopo ogni parto, appena poteva reggersi in gambe, col

Sin ch'ei può sopraffare, egli è il terrore; ma quando alcun la faccia gli ha voltata, la coda, ch'era tesa, va tra gambe, e non è piú delle persone strambe.

Il dottore fece il giro badando a non inciampare nelle gambe allungate del cieco, e venne presso ad Ernesta. Dorme, disse sottovoce, sicuramente dorme; cara signora, ella fa un'azione generosa; riconosco la sua bell'anima.

Sul campo insanguinato non rimasero che quattro uomini colle vesti a brani e imbrattate di sangue: il tenente arabo che stringeva convulsivamente in mano una scimitarra e tre egiziani che non si reggevano più sulle gambe.