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Poi fummo dentro al soglio de la porta che 'l mal amor de l'anime disusa, perche' fa parer dritta la via torta, sonando la senti' esser richiusa; e s'io avesse li occhi volti ad essa, qual fora stata al fallo degna scusa? Noi salavam per una pietra fessa, che si moveva e d'una e d'altra parte, si` come l'onda che fugge e s'appressa.

53 Tutti m'aveano tolto così in fallo, com'hai tu fatto ancor, per Bradamante; tanto più che le vesti ebbi e 'l cavallo con che partita era ella il giorno inante. Vien Fiordispina di poco intervallo con feste incontra e con carezze tante, e con allegro viso e giocondo, che più gioia mostrar non potria al mondo.

73 Quando conobbe non si apporre in fallo, disse il Circasso, al re d'Algier rivolto: Sappi, signor, che questo è mio cavallo, ch'ad Albracca di furto mi fu tolto. Bene avrei testimoni da provallo; ma perché son da noi lontani molto, s'alcun lo niega, io gli vo' sostenere con l'arme in man le mie parole vere.

Loredana s'appressò al tavolino e si dispose a preparare il , cercando di darsi un contegno e di sfuggire alle indagini di Filippo; ella era inquieta, come se l'amante avesse scoperto qualche gravo fallo. No, sai? ella balbettò. Non ho pianto.... Che cosa è avvenuto? domandò Filippo al Candriani. Perchè non volete dirmelo?

"P.S. Consegnate, sul momento, almeno duecento cinquanta lire. Non dovevate promettere "senza fallo." In tal caso io avrei gi

E il frate, Ma quando il fallo altrui potè scusare il nostro? E se tutti seguitassero cotesta vostra ragione, che sarebbe il mondo più che una spelonca di ladri? Ah! gi

Come l'animo di lui si struggesse sotto quella lenta tortura, io non farò prova di descriverlo. Fu per soccombere delle volte assai, e fuggire; ma rimeditava il suo fallo, e gli pareva che ad espiarlo fosse scarso qualunque inferno.

Dal 'voi' che prima a Roma s'offerie, in che la sua famiglia men persevra, ricominciaron le parole mie; onde Beatrice, ch'era un poco scevra, ridendo, parve quella che tossio al primo fallo scritto di Ginevra. Io cominciai: <<Voi siete il padre mio; voi mi date a parlar tutta baldezza; voi mi levate si`, ch'i' son piu` ch'io.

Io chiamo il mio attendente: Ghiandusso, porterai tu stesso un buon caffè al colonnello austriaco. Fallo parlare, cerca di sapere esattamente chi è.

Era un maggiore, capo dello stato maggiore del generale Polhès, che le pronunciava, e il dragone mortificato come un gesuita colto in fallo e tra le risa a scherno degli artiglieri francesi tornò indietro al suo corpo.