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Ecco appunto la stazione di Dover, disse Lamperth ascoltando il fischio della locomotiva; e avvicinandosigli, aggiunse a bassa voce: È un paese di litigiosi questo Dover, vi troverete a far qualche cosa di buono. Così dicendo il convoglio si era arrestato.

Eccovi cinquemila lussi, e buona notte... per ora! La ripartizione amichevole è approvata dall'applauso popolare; ma ecco i due equilibristi son presi in mezzo da altri equilibristi che esigono la met

e la mia donna, piena di letizia, mi disse: «Mira, mira: ecco il barone per cui l

Ecco, un tragico sciame di anime che il soffio di Shakespeare ha suscitato dal niente e porta nei secoli; il buon vecchio Re pazzo, errante a caso nella notte e nella tempesta, il principe infelice, meditabondo in faccia al delitto, i dolci, pallidi visi di Cordelia la semplice e di Desdemona la fedele, strangolate. Ecco il giovine Werther che scrive l'ultimo addio a Carlotta e alla vita.

In arte, oggi, come in politica, non si sa da qual parte rifarsi. Il naturalismo pareva l'ultima parola; ma non appena esso tentò di assodarsi, il simbolismo lo buttò giù; ed ecco che a sua volta il simbolismo boccheggia. «Purificate la vita con la sovrana potenza dell'artedicono gli esteti; Ferdinando Brunetière predica che l'arte è essenzialmente immorale!...

«O iugum sancti amoris, quod dulciter capis, gloriose laqueas, suaviter premis, delectanter oneras, fortiter stringis, prudenter erudis!». BERNARD. Ma dopo alquanto indugio, ecco 'l piccino subitamente non so chi disturba.

Ed elli a me: <<Le cose ti fier conte quando noi fermerem li nostri passi su la trista riviera d'Acheronte>>. Allor con li occhi vergognosi e bassi, temendo no 'l mio dir li fosse grave, infino al fiume del parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando: <<Guai a voi, anime prave!

Il povero sant'uomo e il suo presbiterio, un medico e una farmacia, un sindaco e la sua storia... Ecco tutte le mie scene e tutti i miei personaggi. Nulla è grande, nulla è piccino; il cuore ne è la misura; e un po' del mio è restato lassù in quei boschi, fra quelle pareti bianche, in mezzo a quel beato silenzio; lassù dove furono prima pensate queste pagine.

Da un remoto angolo della chiesa ecco si stacca un'altra ombra. I suoi passi non s'intendono, tanto posano lievi sul marmo del pavimento; però sono lunghi, e vacillano. Le varie lampade pendenti giù dalla volta delle navate riflettono in più di un lato su le pareti e sul suolo diverse ombre lunghe; sicchè pare che col

Perchè non paghi i debiti Mutata è la tua sorte, Tutti san che ricchissimo Ti fe' d'un zio la morte. S'io pagassi, direbbero Che col cangiar del fato, Come gli stolti sogliono, Anch'io mi son cangiato. «Dalla miseria «Consunti siamo» Gridano i popoli: «Pan non abbiamoEd ecco provvido Giunge un decreto: «Chi ha fame nutrasi Coll'alfabeto