United States or Netherlands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Egli dormiva ancora. Scoccarono due ore da un campanile lontanissimo. Stetti lungo tempo immerso in una strana novit

Al piano superiore, dov'eran gli appartamenti d'inverno, non rimane che un oratorio di Ferdinando e d'Isabella la Cattolica, e una piccola stanza che si dice sia quella in cui dormiva il re Don Pedro.

Agata consigliava la Menica, entrava ed usciva; finalmente si mise a chiamare Martino. Alla sua voce, Bitto, che dormiva saporitamente ai piedi del letto, alzò la testa, e ascoltò attentamente. Martino.... Martino.... essa ripeteva.

Era stanca, rifinita, e tremava dal freddo: s'avvolse in un vecchio scialle, sedè al capezzale del letto, dove con le manine in croce, con le guancette accese, con il respiro dolce tra le labbruzza semiaperte, dormiva il suo figlioletto, e si mise a piangere in silenzio.

Non occorre, mi rispose, perchè è qui da varii giorni. Poffare del mondo! esclamai... io non sono di questo secolo! Il conte Saverio era infatti al villaggio, accomodato alla meno peggio all'osteria, aspettando la lettera di sua madre e il nostro consenso. Durante il giorno si teneva nascosto, riservandosi di confabulare colla sua bella al chiaro di luna, quando tutto il villaggio dormiva.

"Eh! via, una parola, un nome, non è in fin dei conti che un nome dovrò io tessere sovr'esso una sventura con tanta sicurezza?" Ritornai a Clelia con animo più calmo. Dormiva ancora; aspettai. Poco dopo ella aprì gli occhi; mi vide e mi sorrise. Come mi fece bene quel sorriso! Pure ella aveva sorriso nello stesso modo poc'anzi.

Aspettò rodendo l'aglio tutto quel dopo desinare, e parte della sera; e quando vide arrivare allegramente Uncecchinamici¹, il can bracco, segno certo che il marito era nella strada, corse nella sua camera. Guardò dolorosamente il bimbo che dormiva, con una manina sotto la guancia, e con le labbruzza appena socchiuse, poi si mise ad aprir casse e far fagotti.

Capitò a Santo Fiore una mattina, prestissimo. Tutte le finestre del palazzo erano ancora chiuse. Attraversò il giardino, il portico, aprì la porta del tinello, entrò e fece chiamare la Luigia. Si guardarono senza dir motto; ma la Luigia indovinò subito perchè il signor conte capitava a quell'ora, e lo condusse nella camera dove dormiva il figliuolino.

Era la prima volta che Silvio si trovava affatto libero, e ne profittò subito per imparare il giuoco del bigliardo, pel quale si sentiva delle disposizioni incoraggianti. Fece una buona scelta d’amici, e di sigari; andava ogni sera al teatro e poi a cena, si coricava assai tardi, e alla mattina dormiva profondamente, dimenticandosi le ore delle lezioni, e così evitando la noia della scuola.

La mattina seguente si destò forse un po’ più tardi dell’usato. E si capisce; non aveva intorno i compagni a far rumore, a guastargli il sonnellino d’oro. Regnava nella casa di Tolteomec un religioso silenzio; era ospite il figlio del cielo, e il figlio del cielo dormiva; bisognava dunque andar tutti in punta di piedi, parlare a bassa voce, per non disturbare i sonni del figlio del cielo.