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Il mio spirto pöetico alzavi Dai terreni, opprimenti dolor. Io sentiva entro te que' dolori, Ma diversi, ma misti a contento: Io chiedea raddoppiato tormento, Purchè Dio m'addoppiasse l'amor.

E per la terza volta fu ricacciato, e morí lontano. Quindici mesi appresso, il vecchio glorioso, ma certo rimbambito, posciaché soffrí di regnare dopo tutto ciò, fu deposto; e al sonar della campana grossa che annunciava l'incoronazione del successore, morí di dolor d'ambizione colui che non avea saputo morire di dolor di padre . Che libertá, che repubbliche, che aristocrazie!

89 Naviga il giorno e la notte seguente Rodomonte col cor d'affanni grave; e non si può l'ingiuria tor di mente, che da la donna e dal suo re avuto have; e la pena e il dolor medesmo sente, che sentiva a cavallo, ancora in nave: spegner può, per star ne l'acqua, il fuoco, può stato mutar, per mutar loco.

Ai porque no me a dado el cielo, pues que era ia de tanta servidumbre salido, de allí léjos morir allá donde el morir podia venir con men dolor? Quisa sará que, con la morte sua, mucho allá contiento andaré; si de un tan grande ultrage yo saco venganza.

Mal fida luna, avara luna; e troppo grande argomento de l'incerta fede de le mutabil, de l'avare voglie del femineo desir. Chi mi conforta in novo dolor? Su per le rive del vago Po non mancano i pastori: non mancano i leggiadri e bei pastori, non i ricchi pastor di grassi armenti. Ma non di gregge mai, non mai d'armenti vidi vago 'l suo cor.

Se ne sentiva al cuore un dolor di morte; ma subito il dolersi, il piangere, gli parevano uno sfogo dei dappochi, e gli balenava l'idea del ritorno improvviso. Tornare, , a casa; correre a C..., scendere dal signor Fedele, e sposa o no, portarsi via Bianca. Ma.... «se fosse gi

Quei l'alta donna reverente onora; Ed ella a lui, che le s'inchina avanti; Alcasto, il nostro Re dove dimora? E perchè quì tante querele e pianti? Il Capitan per la pietate allora Colma di più dolor voce e sembianti, Ed a Sultana la miseria indegna Con modo accorto palesar s'ingegna.

Poi comincio`: <<Tu vuo' ch'io rinovelli disperato dolor che 'l cor mi preme gia` pur pensando, pria ch'io ne favelli. Ma se le mie parole esser dien seme che frutti infamia al traditor ch'i' rodo, parlar e lagrimar vedrai insieme. Io non so chi tu se' ne' per che modo venuto se' qua giu`; ma fiorentino mi sembri veramente quand'io t'odo.

D'ogne malizia, ch'odio in cielo acquista, ingiuria e` 'l fine, ed ogne fin cotale o con forza o con frode altrui contrista. Ma perche' frode e` de l'uom proprio male, piu` spiace a Dio; e pero` stan di sotto li frodolenti, e piu` dolor li assale. Di violenti il primo cerchio e` tutto; ma perche' si fa forza a tre persone, in tre gironi e` distinto e costrutto.

La prima parte si divide in due: nella prima discrive l'autore la sua ruina; nella seconda dimostra il soccorso venutogli per sua salute. Si autem in potentatibus, octoginta anni; et amplius eorum, labor et dolor»; e perciò colui il quale perviene a trentacinque anni, si può dire essere nel mezzo della nostra vita.