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La ragazza era sempre vicina.... coi capelli gli sfiorava le spalle, il mento. Si decise, si alzò, e si allontanò di colpo, dissimulando l'impaccio che gli dava il dolor del ginocchio.

Perchè torcete ne 'l dolor le mani, le care mani, i fior gracili e snelli, che pur ieri sapevan, con piani blandimenti, solcare i miei capelli? Francesca, o amica mia, perchè piangete? Le vostre membra treman così forte, e così roca su le labbra smorte vi muor la voce, ch'io non ho quiete.

Fra pensier varj ora rivolge in mente Scettri, corone, e quegli onor cotanti, Onde fu lieta; or la stagion presente, E l'acerbo dolor, ch'ella ha davanti; Quando poscia partir l'anima sente, Compone il busto, e con le man tremanti Sul volto si dispiega un aureo velo, E traendo sospir fassi di gelo.

Lontan odi Al Panteon salir l'onda dell'armi. E mille voci di sotterra uscite Alzano il grido: "Salute, o gran Re! Noi di tre storie larve impallidite Come a signore ci prostriamo a te. Salve, o gran Re, nella tomba securo, O dell'Italia paladino amante. Al suo dolor le tue lagrime furo Non men dell'opre gloriose e sante.

58 E Balisarda al suo ritorno trasse di fuori il sangue tiepido e vermiglio, e vietò a Durindana che calasse impetuosa con tanto periglio; ben che fin su la groppa si piegasse Ruggiero, e per dolor strignesse il ciglio: e s'elmo in capo avea di peggior tempre, gli era quel colpo memorabil sempre. 59 Ruggier non cessa, e spinge il suo cavallo, e Mandricardo al destro fianco trova.

ambo le man per lo dolor mi morsi; ed ei, pensando ch’io ’l fessi per voglia di manicar, di sùbito levorsi e disser:

27 Questa speranza dunque la sostenne, finito i venti giorni, un mese appresso; che il dolor forte non le tenne, come tenuto avria, l'animo oppresso. Un che per la strada se ne venne, che per trovar Ruggier solea far spesso, novella udì la misera, ch'insieme fe' dietro all'altro ben fuggir la speme.

Spigne l'irata spada, aspro a vedersi; Piagalo in petto, e d'orror l'involve, Che sul piè Telamon non può tenersi, Ma cade, e gli occhi per dolor travolve; Ed ivi i crin via più che l'oro tersi, Spettacol di piet

Uno due tre quattro cinque sei... Aùuu! Aùuu! O morte, o morte, Cui tanto invoco, al mio dolor tu sorda Sempre sarai? Chi di noi è la piú savia? Sonia Sonia Sonia Sonia Sonia... Indossa un abito semplice e scuro.

mugghiava con la voce de l'afflitto, si` che, con tutto che fosse di rame, pur el pareva dal dolor trafitto; cosi`, per non aver via ne' forame dal principio nel foco, in suo linguaggio si convertian le parole grame. Ma poscia ch'ebber colto lor viaggio su per la punta, dandole quel guizzo che dato avea la lingua in lor passaggio,