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A lui dinanzi sta genuflesso il doge che stringe l'asta del vessillo che gli svolazza sul capo ed è sormontata da una croce sporgente dal cerchio di perline che chiude le due figure. Chiude il campo un giro di perline, oltre il quale è l'epigrafe PROVINCIJS MARITIMIS DATVM. Nell'esergo * XII *.

Il doge di Venezia invitato da Pio a unirsi di persona in cotesta guerra con lui si andava schermendo, ed ora metteva innanzi la et

Il primo Doge, eletto dopo la decretata sostituzione, fu Antonio Grimani, dello stipite che noi chiamiamo di santa Maria Formosa, famiglia insigne e per l'antica sua origine, e per molte ecclesiastiche dignit

«Felice colui al quale è si bene meritato dalle sue virtù.» «Chi non vorrebbe esser lui anche a patto di avere i suoi settant'anni sulle spalle?» «Io, che appena ho tocchi i miei quaranta, e mi sento ancor forte di gioventù, non so che darei per diventar lui a un tratto.» «Bravo Verezza, tu la pensi come la penso anch'io.» «Gridiamo dunque tutti ad uno: Viva Candiano, viva il nuovo doge

Ma le furon suscitati nemici in casa e intorno. Nel medesimo anno i genovesi scossero la signoria di Milano, e rifecersi un doge cittadino. Poi , scesero svizzeri, e vinsero i milanesi a Giornico. Intanto, i fiorentini, sconfitti al Poggio imperiale, erano all'ultimo. Allora Lorenzo, che non era stato buono a far il capitano, mostrossi buono e coraggioso uomo di Stato.

Nel mese di gennaio dell'anno 1605 Leonardo Donato, Cavaliere e Procuratore di san Marco, a Marin Grimani Doge succedette con applauso del Senato e di tutto l'ordine patrizio, e con le acclamazioni di tutta la citt

La Marciana e la Raccolta Correr possedono bensì il quarto di leone di Silvestro Valier, simile in proporzioni minori all'intero di questo doge, con un diametro di m. 0,030 e colle iniziali * F. T * nell'esergo dell'averso. Il quarto equivaleva a lire 1. 14 di nostra moneta, o a lire 2. 1/2 di computo nel Levante.

Così la Repubblica cominciò a morire da quando decretò la liquidazione dei propri armamenti. «Va ben aveva esclamato il penultimo doge Paolo Renier No gavemo più forze, non terrestri, non marittime, non alleanze,.. Vivaremo dunque a sorte e per accidente!...».

Il doge, vecchio novantenne, aveva il innanzi resa l'anima a Dio, e di questo avvenimento era piena in quel tutta Venezia.

La mattina del giorno che susseguì a quella notte, l'ammiraglio Candiano ebbe invito di recarsi dal doge. Col