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E neppure allora lo Spirito, umano o divino che si voglia dire, morr

L'arbore si notrica nella terra che contiene la larghezza del cerchio, ché se egli fusse fuore della terra, l'arbore sarebbe morto e non darebbe fructo infino che non fusse piantato nella terra. Or cosí ti pensa che l'anima è uno arbore facto per amore, e però non può vivere altro che d'amore. È vero che, se ella non ha amore divino di perfecta caritá, non produce fructo di vita ma di morte.

E se tu ti vòlli al purgatorio, vi trovarrai la mia dolce e inextimabile providenzia in quelle tapinelle anime che per ignoranzia perdêro il tempo, e perché sonno separate dal corpo, non hanno piú el tempo di potere meritare: unde Io l'ho provedute col mezzo di voi, che anco sète nella vita mortale, che avete il tempo per loro; cioè che con le limosine e divino offizio che facciate dire a' ministri miei, con digiuni e con orazioni facte in istato di grazia, abbreviate a loro il tempo della pena mediante la mia misericordia.

L'amore,il vero amore non dev'essere bestiale, capriccioso, mercantile, e non può imporsi a chi non lo ha ancora sentito. L'amore dev'essere spontaneo. L'amore non è umano, ma divino. L'amore si compra si vende. Evviva, in proposito, gli artigiani ed i lavoratori dei campi, in tale oggetto lodevolmente primitivi. Essi hanno quasi mai necessit

Quinci addivien ch’Esaù si diparte per seme da Iacòb; e vien Quirino da vil padre, che si rende a Marte. Natura generata il suo cammino simil farebbe sempre a’ generanti, se non vincesse il proveder divino. Or quel che t’era dietro t’è davanti: ma perché sappi che di te mi giova, un corollario voglio che t’ammanti.

Anima che vorrebbe ancora ammorbare con lingue vendicative l'indulgente e generosa respirazione umana del nostro divino amore nella nostra alcova di acciaio. Ma quell'anima irta di mille tanfi bestiali non penetra più... In alto sui monti vegliano i Venti, i grandi Venti italiani strapotenti e profumanti distributori di Libert

La testa di Luigi XVI rotolata ai piedi del patibolo dimostrò che il diritto divino e l'umano appartengono agli oppressi, dopo di cui la storia rovesciò il volume e cominciò a scrivere il cominciamento della fine.

Tu eri, Vergine di Bartrès, la sorella del più divino e del più dolce uomo che mai abbia traversate le vie della terra; in entrambi voi era l’innocenza dei grandi sollevatori d’uomini, quella forza di fedelt

E quegli a lui vicino: Rodi era omai d'ogni suo stato incerta, Quando ecco apparve il cavalier latino; Non so, se di mortal titolo merta: Rassembra a me guerreggiator divino; Ei di gran sangue ha tutto sparso il piano; E noi le turbe incoraggiamo in vano. Arsace incontra lui cadde primiero, Aperto il fianco di crudel ferita.

Posar vo' il cor sovra il tuo cor divino Voglio dirti i miei sensi a ciascun'ora! Traggimi in qual pur sia fiero cammino, Purchè teco io respiri, e teco io mora: Tutti i dolori a te d'accanto accetto, Di viverti discaro io sol rigetto. Per aver l'amor tuo che far degg'io? Pregar soltanto? Ah no, il pregar non basta!