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Ah, ci venite poi? Per mio conto ho pensato di no. Si mette per legare il pacco che Helmer tiene in mano. Come? Eri tu che insistevi. A me non piace sfoggiare virtù al primo momento. Rifletto e faccio poi per il meglio. Gi

Rispondi breve, ti dico, o che io ti lascio. Sono un uomo che ha conto aperto con la giustizia; ma in verit

Nell'universo Regnò sovrana Fin che fu musica Italïana; Volle esser musica Cosmopolita, E allor d'Italia Non è più uscita. Si può? Avanti! Signore.... Che bramate? Il saldo del mio conto Favorite Di aspettar qualche mese Mi celiate!.... Non voglio più aspettare Allor.....partite

Fate conto, Cig

«Il castello è ingombro d'alberisoggiunse Quesnel, «ma io conto di dargli aria. E che! voi vorreste tagliare gli alberi?

Cardello, vedendo il viso rabbuiato e gli occhi torvi dell'Orso peloso indugiava, per non lasciare donna Lia sola con lui. Quel peggioramento della bambina capitava proprio in mal punto. Con che animo la disgraziata avrebbe potuto far la parte di Colombina quella sera, se lui stesso prevedeva di non saper dire due parole per conto di Peppe-Nappa e di Peppe-Nino?

Ora credea del sigillo l'incarco, al quale è solo e non avea confronto, potesse dargli, vivendo assai parco, modo a' suoi creditor di dare a sconto; e un , restando di debiti scarco, di fare acquisti, o la dote a buon conto per quattro figlie, che non vanno a messa perché aveano la veste orrida e fessa.

Facciamo un po’ di conto in famiglia e vediamo come andassero le cose. Per chi nol sappia, varie erano le funzioni per le quali la fanciulla dovea passare per giungere a professarsi.

È verissimo che nel conto mi ha fatto pagare il vino annacquato come vin pretto, ma anche questo è lodevole, tenuto conto dell'intenzione che deve averlo guidato d'infliggere una multa alla mia intemperanza.

L'ingegnere Aldini si divertiva un mondo a percorrere le vie di Torino a braccetto di questa nipote ch'egli teneva in conto di figlia e verso la quale, nonostante le molte dissomiglianze, lo attirava una simpatia ricambiata. Certo che s'erano bisticciati sovente; egli, scettico amabile, l'avrebbe voluta più duttile, più indulgente, meno recisa ne' suoi giudizi; egli, uomo d'ingegno, ma nemico d'ogni pedanteria, l'avrebbe voluta più chiassosa, più spensierata, più giovine insomma. Adesso il gran timore di lui era che il matrimonio con un uomo come Varedo avesse accresciuto i difetti di Diana. E in fatti egli la trovava, più ancora che a Venezia, noncurante del vestito e della persona, inesorabile nel condannare quello ch'ella chiamava il vizio elegante, pronta a correre agli estremi in tutto per amore di logica, onde il rompersi il capo sui volumi di giurisprudenza e di sociologia le appariva una conseguenza naturale dell'aver sposato un giureconsulto e un sociologo. Ma ella conservava intatte, e quest'era un conforto per lo zio, la sua bont