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Erano due anni che non ci si vedeva: ci avevamo lasciati ad un banchetto, dove si era inneggiato alla Repubblica e alle barricate, ora ci si doveva ritrovare per essere eternamente divisi. Eternamente!.. Oh! la dura parola per chi ti ha conosciuto! Ora giaci nell'Italia tua, vicino al tuo mare, sotto la volta del tuo splendido cielo, l

L'oriente si tingeva dell'incarnato e dell'arancio dell'aurora: era un cantuccio di luminosa accensione nel cielo limpido, d'un azzurro argentato, sotto alla cui volta si disegnavano netti, tutti in giro, i contorni bruni dei monti. Per la campagna fresca, luccicante dalla guazza, esalante acri profumi di stoppie umide nelle quali dormivano la masse nere dei boschetti, e de' gruppi d'alberi, e le casette biancicanti tra 'l verde delle vigne come macchie di calce intrisa, una pace, una tranquillit

Ragionava di Dio con una forma insolita, non strana, semplice, chiara, elevata, degna di lui, in quella misura che può esser degno di lui il povero linguaggio della creatura umana. Toccava spesso e volentieri della virtù che onora l'uomo accostandolo al cielo, ed aveva impeti di passione, accenti nuovi e profondi che penetravano al cuore.

Attilio benché giovane erasi acquistata la simpatia e il rispetto di tutti, anche degli uomini maturi i quali si acconciavano facilmente ai suoi consigli, laonde Manlio che lo amava come figlio piegò senza molta resistenza al parere di lui. L'alba cominciava a rischiarare il cielo, quando giunsero al viottolo che faceva capo alla casa Marcello.

La nostra bambina col suo celeste sorriso comparve tra i fiori, come un angelo disceso dal cielo a calmare le nostre anime, raddolcite dall'amore... e amareggiate dalla gelosia.

così, benedicendomi cantando, tre volte cinse me, com’ io tacqui, l’appostolico lume al cui comando io avea detto: nel dir li piacqui! Paradiso · Canto XXV Se mai continga che ’l poema sacro al quale ha posto mano e cielo e terra, che m’ha fatto per molti anni macro, vinca la crudelt

L’amica dei notturni viandanti, spuntando dietro al castello di Torrespina, facea risaltare nel limpido cielo le opache sue cime, a guisa d’un nero merletto su d’una veste bianca, e mandava uno sprazzo di luce sul sentieruolo, che, costeggiando il fosso, saliva fino in capo all’erta dov’era l’antico mastio della rocca.

Non era giá promessa da attenere appalesare una fatta infamia e scoprir tale error. FILOCRATE. Basta: io sapeva come faresti. Or dimmi la persona a cui concesso ha il cielo, in mio dispregio, il guiderdon di tante mie fatiche non mai concesso a me. FILOCRATE. E questo è senza fallo? FRONESIA. Altro non resta se non che dimane li metta de le nozze in man l'anello.

La campana di Cogne suonò l’Ave Maria, le nubi vinsero, il Monte Bianco fu velato ed il Rosso chiuse gli occhi; morto. Il cielo s’abbassò fino a toccarlo! nella valle pioveva fitto e lassù sulle alture della Nouva, intorno al cadavere cominciò una battaglia di neve rabbiosa e cristallina che si risolvette poi in larghe falde, fioccanti silenziose a perpendicolo.

«Tornammo a casa al tramonto, mentre sul cielo d'oro si accendevano innumerevoli lune d'argento. Ella montò su in camera, dovendo vestirsi per il pranzo e per il teatro: passando dinanzi ad un ufficio di locazione avevamo prese due poltrone per l'«Opéra». La lasciai salir sola. Se avessi obbedito all'istinto, l'avrei seguita come la sua propria ombra; ma non volevo che le mie assiduit