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Vi partecipai colla marchesa Casati che mi presentò al famoso Loulou Primoli. Raffinatissimo, colto, intelligente, ma tragicamente passatista figlio di una Bonaparte, maestro d'ogni cortesia e d'ogni bizzarria erotico-sentimentale. Salgo colla Marchesa per una scaletta piena di fiori e di statuette di Napoleone. Il guardaportone, personaggio dell'impero, saluta tutti e lascia passare tutti.

«Bonaparte! mormorò Giuliano; mi piace anche il nome.» E da quel giorno non si tolse più da quei luoghi. Oggi dall'uno, domani dall'altro, in poco tempo fu conosciuto ed amato da tutti gli uomini di spada e di lancetta di qualche conto: e lieto come allora non si sentiva d'esserlo stato mai.

, era bello il barcamenare di tutti que' satelliti, diplomatizzando col re di Napoli, facendola da alleati suoi, cercando di condurlo a trattative paterne, con promettergli forse, che ci avrebbero proibito di passare il Faro, d'accordo col Bonaparte, come gi

Di quel vano tentativo del Bonaparte, per spegnere ogni speranza di unit

Pure, Gli Arabi nelle Gallie, riprodotti a Parigi verso l'anno 1868 per ordine di Napoleone III, parvero una cosa sbiadita, e la famosa aria Di quelle trombe al suono, che al giovane Bonaparte esulante era apparsa anni addietro piena di fuoco marziale, alla vigilia di Sédan produsse l'effetto di una nenia funebre.

Roma, nel Campidoglio 4 luglio 1849. Per l'intera Assemblea Il Presidente di Sezione: C. Bonaparte, Il Segretario: Quirico prof. Filopanti. =Garibaldi esce da Roma coi suoi legionari San Marino Morte di Anita Cesenatico= A mezzo giorno del 2 luglio, Garibaldi radunava sulla Piazza del Vaticano i resti della sua divisione, e fatto formare il quadrato li arringò così: «Soldati, io esco da Roma.

L'itinerario fu questo: piazza S. Fedele, piazza della Scala, Santa Margherita, via Mercanti, via Dante, foro Bonaparte, S. Gerolamo, S. Vittore, via Filangieri. Gustavo Chiesi abita in foro Bonaparte 93. I suoi vecchi genitori erano alla finestra che si asciugavano le lagrime col fazzoletto. Nessun altro incidente. Sai come si è ricevuti al Cellulare.

Ecco in qual modo si consolidava il trono crollante dell'angelico, raffermato nella strage dei poveri Romani operata dalla schiuma di canaglia di ogni nazione, sostenuta dalle baionette dei soldati di Bonaparte. "Pronti ragazzi!" sciamarono quasi ad una voce Orazio, Attilio e Muzio.

Sei pure un giorno glorioso, o 30 aprile 1849, in cui un pugno di giovani Italiani, che combattevano per la prima volta, videro le spalle dei vecchi soldati d'Africa, mandati dal Bonaparte, traditore e corruttore dei popoli, e comandati dal figlio d'uno dei primi generali dello zio. «Rialzati! noi non calpestiamo i caduti, non trucidiamo i vinti. E male per noi!

Alle grandi opere, si richiede un alto cuore; ed il figlio dell'ammiraglio olandese , sortì cuore piccino, e codardo! Eppure in tutti gli atti della sua vita, si scorge la presunzione d'imitare lo zio ma nello stesso tempo si vede la mancanza di energia, di genio per l'esecuzione. Si dice il Bonaparte III figlio di un Ammiraglio Olandese.